di Giuseppe Cucco - 12 May 2017

Report contro gli enduristi, per la FMI è "strumentalizzazione"

Enduro: polemiche dopo la puntata di Report (Rai 3) che ha mostrato i motociclisti come delinquenti e distruttori della natura (quella dell'Elba). Dura replica della FMI, col presidente Copioli che vede i motociclisti strumentalizzati a fini politici

Brutti, sporchi e cattivi

La puntata dell'8 maggio della trasmissione televisiva “Report” (Rai 3) ha avuto come tema i Parchi Naturali del nostro Paese: i loro regolamenti, gli abusi edilizi al loro interno, lo sperpero di soldi pubblici… L’inizio del servizio ci riguarda molto da vicino: nei primi minuti si vedono infatti alcuni motociclisti in azione durante un gara dal Campionato Italiano Motorally (prima tappa del campionato 2017, qui le foto), svoltasi l'11-12 marzo sull’Isola d’Elba, dunque all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. E l’immagine che viene passata dei motociclisti all'interno del servizio non è di certo la migliore: come spesso accade veniamo disegnati come coloro che distruggono la natura, inquinano, fanno rumore… e chi più ne ha più ne metta, con tanto di interviste ai turisti stranieri indignati...
È vero, molte volte la circolazione con i mezzi a motore all’interno di parchi naturali è vietata, ma in questo caso ci troviamo davanti ad un buco legislativo e i motociclisti incriminati non stavano facendo nulla di illegale. Stefano Frassini – Presidente Motoclub Isola d’Elba – ci tiene a precisare: “Io che ho una moto, un motorino, qualsiasi mezzo, posso attraversare questa strada a fondo naturale, basta che io sia in regola con il codice della strada”. Questo perché il “sentiero incriminato” (per chi è della zona il 53, che da Rio Elba scende a Bagnaia), pur attraversando un parco protetto, è rimasto classificato come strada. Così i motociclisti, come del resto tutti gli altri utenti, lo possono usare, a meno che il Parco lo proibisca espressamente.
Report, insomma, ha insistito sulla solita immagine che ci dipinge come brutti, sporchi e cattivi, ma la cosa non è andata giù a molti, che ci hanno visto una forzatura e una strumentalizzazione. Di seguito, ecco il comunicato della Federazione Motociclisttica sull'argomento, con la dura presa di posizione del presidente Copioli.

La FMI a difesa degli enduristi

In merito al servizio di Report la Federazione Motociclistica Italiana tiene a precisare quanto segue:

  • Ancora una volta si è voluto dare all'attività motociclistica un'immagine non corrispondente a quello che realmente è a tutti gli effetti: uno sport riconosciuto e legittimato dal CONI. Mostrare i motociclisti come distruttori della natura è un luogo comune che non corrisponde alla realtà e che viene usato sempre per dare voce alle posizioni più intransigenti. La FMI condanna e prende le distanze da chi non rispetta le regole, ma difende con forza il diritto di praticare lo sport motociclistico.
  • La FMI da anni persegue un percorso di dialogo e di rispetto delle regole come dimostrano i Protocolli d'intesa stipulati con il Corpo Forestale dello Stato e più recentemente con il Corpo dei Vigili del Fuoco. La Federazione inoltre fa parte, a tutti gli effetti, della Protezione Civile e solo pochi giorni orsono ha premiato, presso la sede del CONI, i volontari motociclisti che hanno prestato soccorso alle popolazioni del centro Italia.
  • Anche per questi motivi, la Federazione Motociclistica Italiana rivolge un ulteriore invito alle associazioni ambientaliste chiedendo loro di trovare il coraggio di sedersi insieme ad un tavolo di lavoro. Solo con il confronto si possono realmente affrontare i problemi, e non aggirarli, come molte associazioni fanno sfruttando un supporto mediatico che il motociclismo non ha.
  • La stessa Isola D'Elba è da anni teatro di manifestazioni sportive che sono sempre ben accolte e portano risorse sul territorio in periodi non certo turistici.
  • Nel caso specifico, nelle immagini del servizio di Report si riprendeva una gara di Campionato Italiano Motorally. A testimonianza dell’importanza che la FMI rivolge al rispetto dell’ambiente, si rende noto quanto riportato all’interno del Vademecum di specialità: “E’ importante che a fine manifestazione il Moto Club organizzatore provveda a ripristinare il tracciato di gara. Il tutto dovrà essere sottoposto al parere del Corpo Forestale dello Stato per accertarsi che il lavoro sia stato svolto correttamente e nel pieno rispetto della natura”.

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