04 February 2016

Touquet Enduro 2016: tripletta Yamaha sulla sabbia della Francia

Adrien Van Beveren vince con 16 giri all’attivo, davanti al belga Van de Sande e al francese Chapéliere. “Solamente” 4° Ramon, con la Suzuki. Oltre 1.000 i piloti al via, a conferma del successo di questa pazza gara in Normandia. Le foto dell’evento (hanno corso anche alcune moto degli anni Ottanta)

È (doppio) record!

Che pilota, Adrien Van Beveren! Inizia in modo magico la stagione 2016 per il pilota francese: prima il 6° posto finale all’esordio nella Dakar, poi la vittoria all’Enduropale du Touquet. Sebbene quelle della Normandia siano le spiagge di casa del pilota Yamaha, questa vittoria ha un sapore speciale. Si tratta infatti della terza vittoria consecutiva in questo evento che si corre una volta all’anno; mai nessuno come lui. Ma c’è di più: è il primo dakariano ad aver vinto questa pazza gara (guardate le foto per farvi un’idea, ci sono anche alcune Yamaha degli anni Ottanta). Per consultare e/o scaricare la classifica finale dell’evento cliccate sul link PDF sotto l’immagine d’apertura di questo articolo.
1/35 Touquet Enduro 2016: la caduta di un pilota (parte 1)

I (pochi) non doppiati e le parole di Van Beveren

Van Beveren ci ha fatto l’abitudine a viaggiare oltre i 150 km/h sulla sabbia. Ma anche Axel Van de Sande e Camille Chapéliere non scherzano. Entrambi su Yamaha, proprio come il vincitore, chiudono rispettivamente in seconda e terza posizione. Soddisfacenti le performance di Steve Ramon (Suzuki) e Arnaud Degousse (KTM), che insieme ai piloti sopraelencati rientrano tra i piloti non doppiati, a conferma dello strapotere di Van Beveren.
Ecco la dichiarazione del vincitore: “Il Touquet è una delle gare su sabbia più difficili da vincere. Volevo con tutto il cuore questa vittoria e l’ho ottenuta. Ho combattuto per quasi 10.000 km alla Dakar, qui si trattava di rimanere concentrati solo per 3 ore. Quando si torna da un’esperienza come quella della Dakar non si è più gli stessi di prima. Il modo in cui ho affrontato le difficoltà andando al di là delle mie capacità mi ha cambiato completamente. Il fatto che sto partecipando a gare così estreme mi rende ancora più forte. Per me il Touquet rappresenta molto: è il simbolo della mia carriera, questa spiaggia è casa mia e la gente è fantastica. Vorrei spendere due parole per Jean-Claude Moussé: questo è stato il suo ultimo Touquet. È un pilota di talento e spero che continueremo ad allenarci insieme”.

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