Purtroppo è successo di nuovo! La cronaca ci riporta ancora una volta un episodio criminale ai danni dei motociclisti. Un filo metallico teso fra due alberi ad altezza pilota ha messo a rischio la vita di Matteo, un ragazzo di sedici anni che in sella alla sua moto stava percorrendo un tracciato sulle rive del fiume Oglio, a Costa Volpino (BG). Solo una serie di fortunate circostanze hanno impedito che la trappola criminale potesse avere conseguenze tragiche. Matteo stava infatti aspettando gli amici e nell’attesa aveva deciso di percorrere il tracciato al contrario. Quando è incappato nel cavo, il pilota ha colpito l'invisibile ostacolo con le braccia e il torace ma, procedendo per fortuna a bassa velocità, Matteo ha riportato "solamente" diversi lividi.
Il cavo era tirato in una zona del tracciato che, se percorso nel “giusto” senso di marcia, si raggiunge a forte velocità; in questo caso le conseguenze sarebbero potute essere molto più gravi, se non letali (
come purtroppo già successo in passato). I familiari del giovane intendono ora presentare denuncia contro ignoti.
?Dopo l’accaduto si è alzato un polverone a mezzo stampa: il sindaco di Rogno, Dario Colossi, ammette che questo sia un fatto gravissimo, ma ricorda che lì le moto non possono circolare.
Giovanni Copioli, Presidente FMI, si dice sconcertato dalle parole del sindaco e assicura che la Federazione farà di tutto per trovare il colpevole! Ecco le loro dichiarazioni.