Giornata no per Alessandro Botturi. La sua Yamaha accusa seri problemi al motore e ciò causa al Gigante di Lumezzane fortissimi ritardi. La tappa 10 è la seconda parte di una marathon, quindi non è ammessa assistenza, se non quella che il pilota può darsi da solo o "accettare" da altri piloti. Così è per Botturi: la sua moto riparte solo grazie al sacrificio del francese Xavier De Soultrait, che cannibalizza la propria moto per aiutare l'italiano. Il ritiro del francese non avviene però per questo, ma per un problema meccanico avuto in precedenza. E' infatti Botturi a fermarsi per primo ad assistere Xavier, fermo per perdita d'olio. I due lavorano su entrambe le moto "scambiandosi" i pezzi, ma solo il bresciano riesce a ripartire, dopo aver cambiato statore, centralina e altri componenti, per far fronte a problemi elettronici. La sua gara non dura poi molto, purtroppo: Botturi transita al CP2 31°, con oltre 27 minuti di ritardo; al CP3 è dato 86° ed il ritardo ora ammonta a 4h02'08". Al punto di passaggio 5, Alessandro è dato passato ma con quasi 7 ore di ritardo... Un calvario: Botturi non riesce a raggiungere il bivacco e si ritira, fermandosi per la notte a 30 km da Fiambala. Peccato, perché la Top 10 di questa Dakar pareva decisamente alla portata.
"È difficile da accettare - dice il bresciano -, ma la gara è finita. Ho avuto momenti difficili in questa Dakar, soprattutto a causa dell'infortunio al polso, ma ho continuato a lottare per aiutare Hélder Rodrigues fino alla fine. Mi sono fermato sulle dune di Fiambala per un problema tecnico. Non c'era nulla che potessi fare per risolvere il problema: è la Dakar e sapevo che sarebbe potuto succedere succedere. Sono grato per il supporto di Yamaha anche quest'anno e ritornerò l'anno prossimo più forte che mai".
Per contro, arriva la miglior prestazione dell’esordiente Jacopo Cerutti (Husqvarna). Il comasco chiude al 13° posto la decima tappa, risalendo al 14° posto nella classifica generale. Un risultato a dir poco eccezionale se si tiene conto del fatto che Cerutti, proveniente dall’Enduro, fino a pochi mesi fa non era mai salito su una moto da Rally. Segnaliamo anche l’ottima gara di Paolo Ceci (Honda), 24° dopo aver trainato per km e km i suoi compagni di squadra nelle tappe precedenti. A proposito… Paolo ha stabilito il nuovo record di traino alla Dakar: ben 1.050 km, suddivisi tra Goncalves, Barreda e ancora il portoghese! Eccellente la performance di Manuel Lucchese (Yamaha), 37° assoluto e tra i primi della classe Malle Moto (i piloti fanno tutto da soli senza l’aiuto di meccanici). Metelli (KTM) si è fermato a dare una mano a Botturi ed è 49°, mentre Toia (KTM) giunge al traguardo 51°.
Come sapere, il nostro tester, Francesco Catanese, si è ritirato alla tappa 8, anche lui per guasto al motore della sua Yamaha.