09 January 2016

Dakar 2016: a Price (KTM) la speciale più massacrante

L’australiano della KTM vince la sesta tappa, la più insidiosa di questa Dakar, portandosi a soli 35” dal leader della classifica generale, Goncalves. Giornata da dimenticare per Ruben Faria e Joan Barreda: il primo lascia la Dakar con un polso fratturato, il secondo termina 110° a causa di problemi meccanici, trainato da Ceci. Botturi in top 10

 

La più lunga e faticosa delle tappe

La sesta tappa della Dakar 2016, con partenza e arrivo a Uyuni, è la più lunga e una fra le più difficili dell’intero rally. Il percorso, una prova ad anello attorno alle saline, è teatro di molti colpi di scena. 723 i km totali percorsi dai piloti, di cui 542 km di prova speciale, resi difficili dal continuo cambio di terreno da roccia a sabbia e dalla quota: l’altitudine raggiunge i 4.200 m con una media fissata 3.800 m. Dati i numerosi problemi causati da questa speciale durante la scorsa Dakar (ricordate quanto accaduto nell’edizione 2015?), la commissione di gara ha stabilito un percorso “semplificato” per evitare l’attraversamento delle saline, questa volta aggirate.
Price ripete il successo ottenuto nella quinta tappa con un’ottima prova sul circuito di Uyuni. L’australiano parte e termina per primo in 5h51’48”. Alla sua terza vittoria di tappa in questa Dakar (ha vinto anche nella seconda giornata di gara), Toby non incontra alcun problema e da subito impone un buon ritmo alla gara, che però si è decisa negli ultimi km del percorso. A dare filo da torcere a Toby, un’altra KTM, quella di Matthias Walkner, in ritardo su Price di 1’05” al termine ma sempre molto costante. L'austriaco è seguito a 1’12” dalla Honda di Paulo Goncalves che, mantenuta la testa fino a metà percorso, deve cedere il passo ai due rivali. Nelle posizioni di testa chiude con il quarto tempo lo slovacco Svitko, a 4’44” da Price, davanti a Rodrigues (+ 5’23") e Quintanilla (+ 7’52”). Settimo posto per lo spagnolo Arana, seguito dallo statunitense Brabec. Maiuscola la prova per l’azzurro Alessandro Botturi che, grazie al piazzamento ottenuto (10°) risale diverse posizioni nella classifica generale, portandosi al 13° posto. Il “Bottu”, malgrado il polso mal ridotto (ha una piccola frattura), chiude con la sua Yamaha WR450F Rally a 9’19” da Price. A seguire, Viladoms sulla KTM; poi Pedrero Garcia e Farres Guell. Non ripete la prestazione positiva della tappa precedente Meo, cinque volte campione del mondo enduro, che chiude la giornata al 14° posto. Il pilota francese, partito bene, ha perso terreno nelle ultime fasi della speciale. A seguire gli altri protagonisti della Dakar 2016: Duclos, Laia Sanz, Benavides, e il trio di francesi formato da De Soultrait, Adrien Metge e Pain. L'altro Metge, Michael, è autore di una gara notevole, ma l'11° posto di tappa è stato vanificato dalla penalizzazione di 15 minuti, che fa precipitare l'hondista al 29°.
Giornata amara per altri due “big” della Dakar: Joan Barreda e Ruben Faria. Buono l’inizio della speciale per Joan, competitivo nella prima fase di gara e deciso a fare bene per recuperare i minuti di ritardo accumulati, anche a causa delle penalità comminategli per i ripetuti eccessi di velocità. La sua gara cambia però al km 203, quando inizia ad avere problemi meccanici: la sua Honda lo lascia a piedi per la prima volta in quel momento. Malgrado il molto tempo perso, Barreda riesce a partire nuovamente ma al km 250 arriva la seconda rottura, che gli costa un’ora di distacco e l’uscita dalla lista dei competitors per la vittoria. Ma non il ritiro dalla gara. Si segnala infati il gesto sportivo del suo compagno di team, Paolo Ceci, che si ferma sul tracciato ad aiutare Barreda e trainare la sua moto nell’ultima parte del percorso. Un vero peccato per Paolo che, per ovvi motivi di gerarchia in squadra, praticamente butta al vento una bellissima Dakar. Ancor peggio va a Ruben Faria, il pilota Husqvarna esce infatti malamente dai giochi a causa di una caduta da cui si rialza con un polso fratturato. Purtroppo quello del pilota portoghese è solo il primo di una lunga lista di ritiri e problemi importanti: il nostro connazionale, Alessandro Barbero, cade ed esce di scena dopo 30 km di speciale. Il suo casco è aperto in due dopo l’urto e non gli permette di riprendere la gara. Lo slovacco Ivan Jakes, quarto nell’edizione 2013, torna al bivacco e abbandona la Dakar senza concludere la tappa a causa di problemi ai legamenti del ginocchio; Florent Vaissade si ferma a causa di un problema meccanico al km 68, ma poi riesce fortunatamente a risolvere e ripartire; Wessel Bosnam cade e si ritira dopo 109 km di speciale. Si ritira anche l’italiano Federico Ghitti, tradito dalla sua moto al km 112. Nicolas Monnin lascia la Dakar a causa di problemi respiratori dovuti alla quota. Infine, Eric Croquelois viene riportato a Uyuni in elicottero dopo essere stato vittima di un brutto incidente. Stando alle informazioni che arrivano sulle prime diagnosi, per lui ci sarebbe un infortunio al braccio sinistro. Una tappa massacrante!
La classifica generale vede ancora al comando Goncalves, tallonato da Toby Price a soli 35” di ritardo. Terza piazza per Walkner (+2’50”); perde due posizioni Svitko, ora quarto (+5’17”), Quintanilla si piazza al quinto posto (+15’10”). Recupera quattro posizioni Alessandro Botturi, ora tredicesimo; Laia Sanz invece ne recupera tre, portandosi in quindicesima posizione. Arretra vertiginosamente Barreda: i problemi meccanici sofferti dalla sua moto  lo catapultano in settantesima piazza, la sua Dakar pare ormai compromessa.

In fondo all'articolo le classifiche di tappa e generale in formato "condensato", sotto alla foto di apertura i link per scaricare le classifiche complete.
1/106 Dakar 2016: Joan Barreda (Honda HRC) all'arrivo della quinta tappa

Le dichiarazioni dei protagonisti

Toby Price
È stata una giornata positiva e ne sono felice, anche se non è iniziata nel migliore dei modi poiché al km 22 c'erano un paio di mucche sul tracciato che mi hanno fatto perdere tempo. In ogni caso non posso lamentarmi perché ho portato a termine questa tappa come speravo. Malgrado due pezzi in cui la navigazione è stata difficile non ho commesso nessun errore e ne sono davvero contento. Spero di potermi ripetere domani. Con gli altri piloti di testa è stata una lotta molto serrata fino al traguardo. E 'molto lontano ancora l’epilogo di questa Dakar e gli altri piloti sono competitivi, ma sto spingendo al massimo e mi sento in forma; vedremo come procederà la competizione. Siamo arrivati quasi al termine di questa prima settimana e il ritmo che siamo riusciti ad imporre alla gara è stato alto, più alto rispetto a quello della prima settimana della scorsa edizione della Dakar. Stiamo davvero facendo del nostro meglio e, se riduciamo al minimo gli errori, possiamo davvero pensare alla vittoria”.

Matthias Walkner
"All’inizio la mia gara non è stata delle migliori, ho perso tempo in tutta la prima parte della speciale, almeno fino al km 160. Da lì in poi ho trovato un ottimo ritmo. Ho spinto al massimo fino alla fine, ma gli ultimi 80 km sono stati davvero duri; è stata una giornata davvero lunga. Ho anche accusato l’altitudine a tratti. Tirando le somme la giornata è stata davvero positiva. Sono soddisfatto a prescindere dal piazzamento in questa tappa”.

Paulo Goncalves
"La tappa di oggi è stata lunga e difficile. Ho avuto un po’ di mal di testa e questo ha condizionato la mia concentrazione in gara. Ho cercato di fare nel miglior modo possibile ho finito bene la speciale, tutto sommato senza problemi anche se forse avrei potuto spingere di più. La moto va bene e di questo sono felice, molti altri hanno avuto problemi meccanici. Ora ho solo bisogno di andare al bivacco per riposare, e cercare di recuperare le forze in vista della prossima tappa. In ogni caso, siamo all'inizio del rally e sono convinto che il meglio deve ancora venire. Ciò che davvero è importante, è finire giorno dopo giorno senza problemi tecnici e senza commettere errori, non ci si può permettere di perdere tempo prezioso in gara. Non so esattamente che cosa sia accaduto a Barreda, in ogni caso malgrado Joan abbiamo ancora più di sei piloti per continuare a combattere. Cercherò di fare del mio meglio, ogni giorno”.
 
Alessandro Barbero
Ad un certo punto, senza accorgermi, ho perso il controllo della moto e sono finito fuori pista. La moto non era molto danneggiata ma il casco era ormai inutilizzabile. Una volta sceso l’elicottero la commissione di gara non mi ha permesso di ripartire e sono rientrato al bivacco per sottopormi ai controlli. Non so se potrò continuare questa competizione, sono in attesa di sapere quale sarà il mio destino. Per ora posso solo dire che il mio casco sta decisamente peggio di me”.
 
Laia Sanz
"La tappa è stata davvero lunga e pericolosa, sono rimasta concentrata al massimo per affrontarla nel migliore dei modi. Nei primi 300 km ho mangiato un sacco di polvere, proveniente dalle moto davanti a me; mi ci è voluto molto tempo prima di poter effettuare dei sorpassi. Tutto sommato è andata bene, anche alla luce del fatto che ho deciso di non forzare durante gli ultimi km della speciale, non volevo correre rischi inutili”.
 
Kevin Benavides
È stata una giornata difficile per me oggi, 540 km di prova speciale sono davvero stancanti. Purtroppo ho perso minuti preziosi a causa di un guasto al cruscotto che ho dovuto sistemare. Tuttavia rimango in gara e sono soddisfatto di com’è andata la sesta tappa”.

Livio Metelli
"Più che la speciale in questa tappa mi è pesato il trasferimento finale perchè era tutto a velocità controllata, con i 90 km/h imposti e un terreno disconnesso che ti sfascia le bracciaAddirittura per 30 km ho mantenuto la velocità sotto il limite imposto di 50 km/h; è terribile perchè è facile perdere la concentrazione. Se ti scappa la manopola del gas paghi l'errore in termini di penalità. Per quanto riguarda il tracciato sono riuscito a evitare la polvere tenendomi lontano dai piloti davanti e stando attento quando qualcuno mi ha superato. Ho visto Barreda, al traino di Paolo Ceci, ed andavano così piano, chissà a che sono arrivati...".

Gli italiani in gara

Anche nella sesta tappa il migliore degli italiani è Alessandro Botturi che, malgrado i problemi al polso destro (micro frattura), impone alla sua gara un ottimo ritmo. Il “Bottu” termina in nona piazza e guadagna posizioni importanti nella classifica generale: ora si trova al 13° posto. Da segnalare il comportamento sportivo di Paolo Ceci, 109° alla fine, che si ferma due volte per aiutare il caposquadra, Barreda: nel primo caso per aiutarlo a sistemare i problemi meccanici alla sua Honda, nel secondo caso addirittura per trainare la moto di Joan fino al termine della tappa. L’aiuto fornito da Ceci a Barreda è  decisivo per permettere a quest’ultimo di concludere la speciale. Buona la prestazione di Cerutti che chiude al 32°esimo posto. Seguono gli altri italiani: Metelli 52° (ma 15 minuti di penalità lo fanno arretrare al 61°), Toia 58°, Lucchese 87° (ma arretrato al 97° a causa di 33 minuti di penalità). Il nostro tester Francesco Catanese conclude la tappa 107° (corre nella categoria Malle Moto, dove i piloti non hanno alcuna assistenza da parte dei meccanici). Cliccando qui potete seguire la sua gara foto dopo foto. Non porta a termine invece la  tappa Alessandro Barbero, tornato al bivacco dopo una brutta caduta e ovviamente fuori gara.
Nella classifica generale, gli italiani sono così posizionati: Botturi 13°, Cerutti 28°, Toia 59°, Metelli 60°, Ceci 69°, Lucchese 76°, Catanese 104°.

La prossima tappa

La settima tappa rappresenta un importante obiettivo intermedio di questa Dakar, dato che si tratta dell’ultimo impegno prima della giornata di riposo. I piloti dovranno percorrere 817 km, da Uyuni fino a Salta, di cui 336 km di prova speciale. La quota non sarà più fra i potenziali problemi, ma i piloti dovranno affrontare la fatica dovuta al superamento di alcuni corsi d’acqua.
 

Classifica tappa 6

Pos. Nome Moto Tempo Distacco Penalità
1 PRICE (AUS) KTM 05:51:48 - -
2 WALKNER (AUT) KTM 05:52:53 00:01:05 -
3 GONCALVES (PRT) HONDA 05:53:00 00:01:12 -
4 SVITKO (SVK) KTM 05:56:32 00:04:44 -
5 RODRIGUES (PRT) YAMAHA 05:57:11 00:05:23 -
6 QUINTANILLA (CHL) HUSQVARNA 05:59:40 00:07:52 -
7 ARANA (ESP) HUSQVARNA 05:59:47 00:07:59 -
8 BRABEC (USA) HONDA 06:00:04 00:08:16 -
9 VAN BEVEREN (FRA) YAMAHA 06:00:35 00:08:47 -
10 BOTTURI (ITA) YAMAHA 06:01:07 00:09:19 -
11 VILADOMS (ESP) KTM 06:02:57 00:11:09 -
12 PEDRERO GARCIA (ESP) SHERCO TVS 06:02:58 00:11:10 -
13 FARRES GUELL (ESP) KTM 06:03:13 00:11:25 -
14 MEO (FRA) KTM 06:04:13 00:12:25 -
15 DUCLOS (FRA) SHERCO TVS 06:05:30 00:13:42 -
32 CERUTTI (ITA) HUSQVARNA 06:20:26 00:28:38 -
57 TOIA (ITA) KTM 07:11:45 01:19:57 -
61 METELLI (ITA) KTM 07:16:08 01:24:20 00:15:00
97 LUCCHESE (ITA) YAMAHA 08:55:49 03:04:01 00:33:00
107 CATANESE (ITA) YAMAHA 10:00:59 04:09:11 00:03:00

Classifica Generale dopo 6 tappe

Pos. Nome Moto Tempo Distacco Penalità
1 GONCALVES (PRT) HONDA 20:23:07 - -
2 PRICE (AUS) KTM 20:23:42 00:00:35 -
3 WALKNER (AUT) KTM 20:25:57 00:02:50 -
4 SVITKO (SVK) KTM 20:28:24 00:05:17 00:01:00
5 QUINTANILLA (CHL) HUSQVARNA 20:38:17 00:15:10 00:01:00
6 RODRIGUES (PRT) YAMAHA 20:43:19 00:20:12 -
7 BENAVIDES (ARG) HONDA 20:44:11 00:21:04 -
8 MEO (FRA) KTM 20:46:09 00:23:02 -
9 FARRES GUELL (ESP) KTM 20:48:59 00:25:52 -
10 DUCLOS (FRA) SHERCO TVS 20:49:16 00:26:09 -
11 PEDRERO GARCIA (ESP) SHERCO TVS 20:50:24 00:27:17 00:02:00
12 ARANA (ESP) HUSQVARNA 20:53:56 00:30:49 00:01:00
13 BOTTURI (ITA) YAMAHA 20:56:51 00:33:44 00:03:00
14 BRABEC (USA) HONDA 20:56:53 00:33:46 00:02:30
15 VAN BEVEREN (FRA) YAMAHA 21:00:21 00:37:14 -
28 CERUTTI (ITA) HUSQVARNA 21:31:27 01:08:20 -
59 TOIA (ITA) KTM 24:26:01 04:02:54 00:00:30
60 METELLI (ITA) KTM 24:28:45 04:05:38 00:16:00
69 CECI (ITA) HONDA 25:10:30 04:47:23 00:03:00
76 LUCCHESE (ITA) YAMAHA 25:33:29 05:10:22 00:33:00
104 CATANESE (ITA) YAMAHA 30:14:51 09:51:44 00:03:00

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