Fin dal mattino si preannuncia una tappa “di fuoco”: i piloti si apprestano a prendere il via della speciale con una temperatura dell’aria media di circa 40°C (la max ha toccato i 47°C). Tocca a Toby Price, avendo
vinto la tappa di ieri, partire per primo; a lui quindi il compito di fare da apripista, e tracciare la via migliore, ai piloti che lo seguono. Ma subito dietro a Price parte il suo diretto avversario per la vittoria finale: Paulo Gonçalves. Al pilota Honda la scelta di seguire le tracce del rivale in sella alla KTM o seguire le sue doti di navigatore e lanciarsi in una via differente, sperando che sia quella più veloce… Ma al primo punto di controllo è Toby Price il più veloce, davanti a Svitko e Benavides. Non sembra essere in difficolta quindi il pilota australiano con la sua KTM tra le dune sabbiose. Solo 4° Gonçalves, che transita con 2’03" di ritardo. In difficoltà anche il cinque volte Campione del Mondo Enduro, Antoine Meo, che passa addirittura dopo 5’ dal leader, dopo soli pochi chilometri di gara. Ostacolato nella nona tappa da problemi elettrici, causati da una caduta, le cose vanno meglio anche per Michael Metge, che nella prima parte di gara si trova in 11esima posizione. Ma
mentre Toby Price raggiunge il Check Point 2, Paulo Gonçalves si ferma tra le dune! Durante un tratto fuori pista Paulo centra un arbusto ed un pezzo di legno gli si conficca nel radiatore, che inevitabilmente perde liquido. Dopo qualche chilometro la sua Honda si ferma e Gonçalves è costretto ad attendere i compagni di squadra Metge e Ceci, che lo trainano per i chilometri successivi. Per il Team HRC si prospetta un gran problema, considerando che, essendo una tappa marathon, i piloti non possono ricevere assistenza "esterna"... Gonçalves, Ceci, Brabec e Metge avranno dunque un bel da fare durante la notte (ma solo grazie all'interruzione della tappa rimangono vive le speranze di Paulo di riprendere la gara e magari giocarsi il risultato finale. Con tanti ringraziamenti a chi dei suoi compagni sacrificherà la propria gara per permettere a Gonçalves di ripartire). Da segnalare anche la brutta caduta di Ondrej Klymciw, che è obbligato a sottoporsi alle attenzioni dei medici per degli accertamenti. Dopo Toby Price, anche Kevin Benavides e Stefan Svitko raggiungono il CP2 e puntano dritti verso il traguardo. Traguardo che però raggiungono solo loro e una manciata di altri piloti: a causa delle difficili dune di sabbia, e della temperatura elevata, molti piloti infatti non riescono a concludere. Per questo, e per evitare problemi ancora maggiori legati alla disidratazione, gli organizzatori decidono di interrompere la gara e di tenere validi ai fini della classifica i tempi dei piloti al CP2. Il tempo assegnato a Price vincitore è quello fatto segnare al passaggio al Way Point 5: 3h26’58” Toby Price viene proclamato vincitore e si aggiudica così la sua quinta tappa alla Dakar 2016. Dietro di lui Brabec (+12’129”) e Meo (+13’24"). Seguono Svitko, Van Beveren e Farres. Buona anche la prestazione di Laia Sanz, che chiude la tappa in 14esima posizione a 45’48” dal vincitore.
Viste le difficoltà del percorso, solo 85 piloti riescono però a raggiungere il CP2, tutti gli altri (tra di questi Gonçalves) vengono fermati dall’organizzazione, raggruppati ed accompagnati al bivacco per una via secondaria. E questa decisione non è andata giù ad alcuni piloti… leggete le loro dichiarazioni qui sotto. La classifica a fine tappa viene stilata tenendo buono il tempo al CP2 ma sommando a questo il crono dell'ultimo arrivato alla speciale (tramite la
complicata formula matematica di cui vi abbiamo già detto). Con questa vittoria, e Gonçalves di fatto fuori dai giochi (ma almeno... graziato dall'interruzione della tappa e con la possibilità di ripartire - sebbene in condizioni d''emergenza e solo grazie al sacrificio dei suoi compagni di team - per la seconda parte della marathon), Toby Price rafforza la sua leadership in classifica generale. Ora il pilota australiano ha un vantaggio di 28’59" su Stefan Svitko, 34'01" su Goncalves (che quindi non è ritirato) e di 38’41" su Quintanilla. Seguono da “vicino” anche Meo (+42’08”), Benavides (+48’03”), e Rodrigues (+50’03”). Il vantaggio di Price inizia ad essere molto importante in ottica della vittoria finale, la lotta per le altre posizioni a podio è ancora molto aperta invece..
I complimenti al leader della classifica arrivano anche da Casey Stoner che, attraverso un post su twitter, gli dice: “
Ho corso le gare di junior dirt track al tuo fianco e ora sei al comando della Dakar. Continua così, sono orgoglioso di te”.