Come spesso accade, Andrea, classe 1999, inizia ad andare in moto grazie al papà, ex pilota di motocross. A tre anni e mezzo Andrea riceve un vecchio Malaguti Grizzly con la quale inizia subito a girare. Nel 2006 fa le prime gare nel minicross, categoria dove continua anche negli anni successivi. Nel 2007 ha il primo infortunio: la frattura dell’omero sinistro, ma si rimette in fretta e arriva a fare l’Italiano minicross nel 2008 e 2009. Quell’anno inizia anche a fare il Minienduro, giusto qualche gara di regionale; prosegue poi in entrambe le discipline per qualche altro anno. Nel 2011 deicide di impegnarsi di più nel minicross, ma a metà stagione ha un altro infortunio, allo stesso braccio rotto in precedenza. Riprende a fine anno con il Trofeo delle Regioni Minienduro, dove centra la vittoria con il Veneto; si tratta del suo primo successo. Dal 2012 vince poi l’Italiano Minienduro ogni anno, prima con la 85 cc e poi nella 50 cc, tre volte. Nel 2016 compie 16 anni e può prendere la 125, con la quale inizia subito a correre e i risultati arrivano fin dall'inizio: si classifica secondo nell’Italiano Under 23, vince la Sei Giorni con il Club e si piazza secondo all’Europeo. Poi arriva il 2017: la stagione inizia con le gare della Finlandia, dove Verona conquista il 6° posto sia in gara 1 che in gara 2. Questi risultati sono però i peggiori dell’anno, dato che dalla gara successiva Andrea vince praticamente tutte le manche disputate: doppietta in Spagna, doppietta in Italia, doppietta in Ungheria, doppietta in Grecia e … vittoria in gara 1 in Portogallo, seguita dal secondo posto in gara 2, che gli regala il Titolo Mondiale, quando mancano ancora da disputare le gare in Gran Bretagna e Germania.
Per conoscere meglio Andrea Verona, come è arrivato alla TM, la sua filosofia di gara come mette a punto la sua moto, i suoi segreti, i progetti per il futuro… vi rimandiamo a
Motociclismo FUORIstrada di agosto/settembre (in edicola in questi giorni), dove trovate un’interessante intervista al neo Campione del Mondo.