Enduro in Emilia Romagna: tutto risolto!

Il disegno di legge REER, che prevede zone escursionistiche in tutta Emilia, è stato confermato alla fine del mese di luglio con possibilità di transito anche per i mezzi a motore

Enduro in emilia romagna: tutto risolto!

A inizio dell’anno si discuteva di un progetto di legge denominato Rete Escursionistica dell'Emilia Romagna e valorizzazione delle attività escursionistiche” o più semplicemente REER, il cui obiettivo era quello di salvaguardare le strade non asfaltate, come mulattiere e tratturi, destinandole solamente a escursionisti a piedi, cavallo e bicicletta, con giudizio sospeso per i veicoli a motore (clicca qui per l’articolo).

 

UN LAVORO DI SQUADRA

Contro ogni previsione il 25 luglio il progetto di legge è stato approvato con qualche modifica rispetto alla stesura iniziale: si è deciso, fortunatamente, di abolire il divieto di transito ai mezzi a motore, permettendo così anche agli amanti dello sterrato su due ruote di usufruire della REER.

Grazie al lavoro di numerose associazioni, club e anche delle voci dei singoli enduristi e trialisti, che hanno agito uniti e sulla stessa linea di pensiero, si è giunti a questa concessione da parte dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna.

 

LUNGHI SENTIERI PER TUTTI

L’insieme di tutti i sentieri della REER raggiunge quasi 5000 km, destinati ad ogni tipo di attività senza nessuna esclusione, in considerazione del fatto che l’escursionismo non è solo quello fatto a piedi, al galoppo o in sella alla propria bicicletta. Ora anche enduristi e trialisti avranno la possibilità di praticare il loro sport su una vasta area senza la preoccupazione e il rischio di andare contro la legge invadendo territori con divieto di transito per i mezzi a motore. Il giro d'affari turistico ringrazia, ovviamente. Rimane fermo e implicito un concetto: si passa solo su quei tratti e i tratti su cui passiamo vanno rispettati, così come i compagni di viaggio ed escursioni in cui dovessimo imbatterci.

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