Una stagione strana per Kiara Fontanesi, dal 2012 al 2015 sul tetto del mondo del Motocross femminile (
qui il video celebrativo dell'ultimo mondiale vinto). Il cambio di moto (da Yamaha a Honda) e qualche “zero” di troppo non giovano alla classifica dell’italiana. Veloce sì, ma a sprazzi: in un Mondiale con “solo” 7 Gran Premi la costanza diventa un fattore fondamentale. Ed ecco, allora, che emerge l’eterna seconda, Livia Lancelot (Kawasaki).
La francese è autrice di una stagione impeccabile, mai oltre il 4° posto di manche (4 primi posti, 4 secondi, 3 terzi, 3 quarti, nessuno "zero") , anche se con vittoria di GP solo in Germania. La lotta per il titolo ha, però, anche un altro nome: quello di Nancy Van De Ven (Yamaha). L’olandese paga a caro prezzo un pesantissimo “zero” nel Day1 del GP d’Italia, che non le consente di marcare da vicinissimo l’avversaria per poi attaccare nel finale di Campionato. Il futuro del WMX promette grandi sfide tra la classe 1997 (Nancy) e Kiara Fontanesi, del 1994: due ragazze giovanissime, dal talento cristallino e dal palmarès importante (specie per Kiara). Ma la stagione 2016 sta a dimostrare che anchge una "veterana" - Livia Lancelot è del 1988 - può tranquillamente inserirsi nella lotta. La medaglia di bronzo quest'anno va alla tedesca Larissa Papenmeier (Suzuki), che ha la meglio proprio su Kiara solamente nell’ultima manche dell’anno.
Menzione speciale per la neozelandese Courtney Duncan. Vera rivelazione a inizio stagione (tre vittorie di manche in due gare), è costretta a saltare di fatto tre GP per infortunio, tornando alla grande con le vittorie nelle ultime due gare dell'anno, in Svizzera e Olanda. Con la Duncan a pieno regime, sicuramente la stagione iridata avrebbe avuto un'altra faccia...