09 June 2017

Offroad... contro corrente: cross, enduro, motard e trial elettriche

Le moto a propulsione elettrica prendono sempre più piede, soprattutto nel fuoristrada, dove l'impatto ecologico è più sentito e criticato. Tra le proposte più innovative, un’enduro italiana a trazione integrale e una trial in versione racing e moto alpinismo. Ma ci sono anche moto da cross, rally, motard…
1/29 Moto elettriche offroad: la cross Alta Motors Red Shift
1/29 Moto elettriche offroad: la cross Alta Motors Red Shift

“Biker ecologisti! Bravi!”

La trial elettrica francese Electric Motion emLite durante il test di Motociclismo FUORIstrada
Praticare il fuoristrada, in certe zone d'Italia più che in altre, sta diventando un’impresa difficile per via di divieti ogni giorno più severi e restrittivi (qui una rassegna dei nostri articoli a riguardo). Il sentimento ecologista porta molti non-motociclisti a vedere le offroad come deturpatrici dell’ambiente tout court. Prima di appendere il casco al chiodo e dedicarsi alla bicicletta (alcuni indicano nel mondo delle e-bike una alternativa “legale” alla pratica del fuoristrada: ne abbiamo già parlato trattando di Bultaco e Fantic, magari ci torneremo sapra…), si potrebbe però prendere in considerazione la propulsione elettrica, che elimina due fattori che ci rendono odiosi agli occhi degli escursionisti pedestri: il rumore e i gas di scarico. Ricordiamo ancora quando, nell'estate del 2008, la Quantya ci invitò per un test della sua Evo1 in Svizzera, alle porte di Lugano."Dove pensano di andare a fare fuoristrada? Qui basta mettere una ruota su un'aiuola per rischiare il carcere a vita!". Andammo nei boschi intorno al lago, che in quei giorni d'estate erano popolati da molti escursionisti. Le moto erano silenziose, ma comunque lasciavamo segni del nostro passaggio sul terreno. Al primo incontro con alcuni gitanti con pedule e zainetto ci sentimmo colpevoli come un bambino colto con le dita nel vasetto della marmellata. Invece ci vennero incontro, ci sorrisero sereni e, appurato che si trattava di moto elettriche, ci fecero persino i complimenti: “Biker ecologisti! Bravi!”. Rimanemmo di sasso. Che l'elettrico sia il grimaldello per farsi largo tra le coscienze ecologiste e continuare a praticare l'offroad in totale serenità?

Pro e contro

La batteria della trial Electric Motion emLite, con l'indicatore di carica
L'idea del fuoristrada ecosostenibile -specialmente quello più turistico ed esplorativo- è stuzzicante. Rimangono dei limiti, però. L'autonomia è il primo: la tecnologia applicata alle batterie agli ioni di litio sta facendo passi da gigante, ma per guidare oltre due ore di fila bisogna essere parsimoniosi con la manetta. E quando la carica è finita bisogna trovare una presa di corrente e attendere il doppio del tempo di quanto si è guidato prima di completare il “pieno”. Altra cosa: il prezzo. I costi dei pacchi batteria incidono molto sul listino e c'è ancora incertezza sulla loro durata, in termini di anni. Qui si possono aprire infinite discussioni di carattere economico ed ecologico (Cosa fare quando saranno da sostituire? Come smaltirle? Le fonti di energia pulita sono ancora poche e produrre elettricità significa comunque inquinare, non nei boschi, ma altrove sicuramente...). Ma non è questo lo spazio per discuterne. Preferiamo invece metterci in sella e raccontarvi che cosa propone il mercato. Molte Aziende si sono tuffate nel segmento della propulsione elettrica (vi presentiamo le principali nei paragrafi seguenti e nella gallery). Tra le proposte più innovative ci sono due mezzi che stuzzicano il nostro interesse: la italiana Armotia Due X, enduro con trazione integrale (presentata a Eicma 2016), e la Electric Motion, moto da trial disponibile anche in versione motoalpinismo.

Due per due

La enduro elettrica Armotia Due X in versione definitiva
Armotia è una realtà freschissima nel panorama motociclistico: si tratta di una start-up italiana fondata da due ingegneri -Andrea Andreucci e Antonio Ranalli- accomunati dalla passione per le due ruote e dall'ambizioso obiettivo di produrre veicoli elettrici innovativi. La loro proposta è una moto -declinata in versione enduro e motard- con la trazione su entrambe le ruote. In passato, su enduro con motore endotermico, si era visto qualche 2WD, ma le complicazioni meccaniche dovute al trasferimento della trazione sulla ruota anteriore ne hanno fermato lo sviluppo (qui una KTM 990 Adventure 2WD, ma anche Yamaha ci aveva provato, con la WR450F 2-Trac). Con l'elettrico è più semplice ed efficace: ci sono due motori (uno alloggiato nel mozzo anteriore, l'altro nel forcellone) che funzionano in maniera indipendente, gestiti dalla centralina che ripartisce la coppia in base all’accelerazione, all’inclinazione e ai parametri di aderenza. La potenza dichiarata per la Armotia è di 15 CV, equiparabile a quella di una 125 4T, e la moto si può condurre con la patente A1. Sempre stando al dichiarato, l'autonomia si attesta intorno ai 100 km, mentre il peso è di 126 kg per l'enduro Due X e 129 kg per la motard Due R.

La doppia trazione fa la differenza

La enduro elettrica Armotia Due X. Nella foto, il tester di Motociclismo FUORIstrada testa un prototipo in anteprima. Notare il secondo motore elettrico nel mozzo della ruota anteriore
Le moto sono state presentate ufficialmente alla scorsa edizione di Eicma (qui maggiori dettagli), ma già abbiamo avuto modo di testare un prototipo (anzi, una moto-laboratorio) in versione enduro. La Due X non è una moto da gara: divertente nel fettucciato, è però pensata per rendere facili ai meno esperti anche le escursioni più impegnative. Non è una piuma -in confronto ad altre moto da fuoristrada di pari potenza- soprattutto all'anteriore, dove il motore integrato nel mozzo grava con circa 8 kg in più rispetto ad un avantreno tradizionale. La doppia trazione però ripaga con una grande direzionalità in tutte le situazioni. E davanti ad una salita impossibile, quelle dove penseresti di piantarti e dover spingere, l'ausilio dato dalla trazione integrale fa la differenza.
La Due X ha una velocità massima di 80 km/h. Con una ricarica che varia da 2 a 6 ore -in base al livello delle batterie- si ottiene un'autonomia di 1,5 ore in marcia continua. Il prezzo è abbastanza elevato: 15.000 euro. È però incluso uno smartphone che, con l'app dedicata, funziona da strumentazione, diagnostica e telemetria. Info: www.armotia.com

Motoalpinismo silenzioso

La motoalpinismo elettrica francese Electric Motion eScape
Il trial, di per sé, è meno impattante sull’ambiente rispetto ad una moto da enduro: poca potenza, scarsa velocità, rumore contenuto. Un trialista è generalmente meno malvisto dai sedicenti ambientalisti rispetto a chi guida "le moto da cross" (come viene definita da certa stampa qualunque due ruote a motore con i tasselli…). Una trial elettrica -pur dovendo sottostare a tutti i divieti in fuoristrada cui è soggetta una moto a motore endotermico- è forse la soluzione più ecosostenibile per arrampicarci sui monti (qui la nostra video prova della Scorpa SR5.7, la prima trial elettrica). La più recente proposta in questa direzione è della Electric Motion, commercializzata in Italia dalla Future Trial. Si tratta di una moto declinata sia in versione gara -la emSport-, sia motoalpinismo -denominata eScape-. Telaio perimetrale in acciaio, forcella Tech con steli da 39 mm, monoammortizzatore Ollè, plastiche di buona qualità: la componentistica è pari a quella di una trial tradizionale. Anche il peso non si discosta da quello di una moto a benzina: 70 kg per la emSport. Il motore, brushless trifase raffreddato ad aria, eroga circa 16 CV di potenza e 24 Nm di coppia massima. La emSport può essere equipaggiata da due tipi di batteria: una per le sessioni di gara (16A, 75 minuti di autonomia) e una per l'escursionismo (25°, 110 minuti di durata) che però aggiunge 3 kg di peso. Maggiore durata (e peso) garantisce la batteria della eScape da 40A: da 110 a 200 minuti con una ricarica completa di tre ore. In ogni caso la sostituzione è rapidissima.

Come è la guida?

La trial elettrica francese Electric Motion emLite durante il test di Motociclismo FUORIstrada
Con la eScape si trova facile confidenza: l’erogazione è fluida, comunque pronta quando serve e come ci si aspetta da una moto da trial. Il comando dell'acceleratore -ma questo è valido per qualunque moto elettrica- è in pratica un interruttore. Se apri tutto, la moto va a cannone da subito. Se parzializzi, mantiene l'erogazione desiderata. Il motore non deve prendere giri e nemmeno li perde, se la mano è ferma sul gas. Questa costanza di erogazione aiuta molto nel superare tratti difficili e gravi pendenze in salita. Su questa versione poi, a fronte di sospensioni meno efficaci nei passaggi più tecnici, c'è un discreto comfort nei trasferimenti, garantito dalla sella ampiamente imbottita e abbastanza alta da terra. Più performante invece la emSport, che viene usata anche in gara nel Campionato Italiano Trial nella categoria TR4. La potenza è la stessa, ma l'erogazione è più pronta. Inoltre questa versione ha una leva al manubrio là dove solitamente si trova la frizione (ricordiamo che queste moto non hanno il cambio ) e che genera un "effetto elastico" se rilasciata rapidamente con il gas aperto, a moto ferma. In pratica serve a superare ostacoli nelle "zone" tipiche della disciplina trialistica. Ma c'è anche un'altra funzione: se azionata mentre si è in movimento, la ruota posteriore tende a bloccarsi. In pratica genera una sorta di effetto "kers" che, in discesa, permette alla batteria di ricaricarsi.

Gamma completa

La enduro elettrica francese Electric Motion eTrek
Della Electric Motion, la emSport sia la eScape costano 8.450 euro; la versione più economica, la emLite (è quella nelle foto dinamiche), è offerta a 7.420 euro. A catalogo anche una enduro: la eTrek. Le batterie garantiscono 500 cicli di ricarica prima di dover essere sostituite. Info: www.electric-motion.fr e www.futuretrial.com

Di seguito, una rassegna delle fuoristrada più "green" che ci siano. Cliccate qui per la gallery e sui link seguenti per saperne di più.

Alta Motors Red Shift

40 CV e due ore di autonomia, per la pista da cross o da motard. Ha partecipato alla Red Bull Straight Rhythm con Josh Hill.
La cross elettrica americana Alta Motors Red Shift

KTM Freeride E-XC

Proposta in versione cross (in foto), enduro e motard, la offroad elettrica austriaca eroga ?no a 16 kW (22 CV) di potenza e 42 Nm di coppia.
La KTM Freeride E-XC, versione cross delle offroad elettrica di Mattighofen. Esiste annche in versione enduro e motard

Oset Racing

Nove trial (con motori da 600 a 1.400 W) e una cross per bambini e ragazzi nel listino di questa Azienda USA.
La mini trial inglese Oset

Quantya EVO1

Compatta, con ruote da 19" e 18", ha un motore da 8,55 kW (11,6 CV) e 16 Nm. Tra le proposte della Casa svizzera, c’è anche la snowbike, oltre alle “canoniche” versioni cross, enduro e motard.
La cross elettrica svizzera Quantya EV01 (esistono anche le versioni Enduro e Motard)

Tacita T-Race

Sei modelli made in Italy, tra cui anche uno da raid. Ha 27 kW (36,6 CV), due riding mode e tanto carbonio. Esistono anche le versioni “four pack”, ad autonomia maggiorata.
La elettrica da rally italiana, Tacita T-Race

Zero FX

L'Azienda americana è tra le più proli?che, con sei modelli in gamma. La FX esprime 106 Nm di coppia, per un'autonomia di 80 km.
La enduro elettrica americana Zero FX

I video di Motociclismo Fuoristrada

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