28 August 2018

Motocross delle Nazioni… a tutta birra!

L’edizione 2018 in terra americana si preannuncia entusiasmante, con un pre gara ricco di sorprese, arrabbiature, conferme e piloti “inesistenti"
1/15 Motocross delle Nazioni 2017: Max Anstie (Husqvarna) fa scintille sul tracciato di casa
1/15 Motocross delle Nazioni 2017: Max Anstie (Husqvarna) fa scintille sul tracciato di casa

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Come ogni anno la stagione internazionale del cross si chiuderà con il Motocross delle Nazioni, la gara a squadre che mette a confronto i tre migliori piloti di ogni Stato e che si correrà il 6 e 7 ottobre. La location di quest’anno sarà l’iconica pista americana di Red Bud, uno spettacolare saliscendi molto veloce e ricco di salti mozzafiato, tra cui il gigantesco triplo in salita denominato Larocco’s Sleap. Quasi tutte le nazionali hanno ufficializzato le proprie squadre nel corso dell’estate e non sono mancate le polemiche. Riepiloghiamo le principali notizie e analizziamo tutti i fatti, dall’esclusione di Musquin per la Francia, alla stravagante iniziativa del Puerto Rico di schierare il personaggio Ronnie Mac.

Scorrete nelle pagine successive per conoscere tute le sorprese, le arrabbiature, le conferme e piloti… “inesistenti” del Motocross delle nazione 2018.
Tony Cairoli
La squadra da battere è quella francese che arriva da ben quattro successi consecutivi (Lettonia, Francia, Italia e Inghilterra), dimostrandosi la formazione più completa nella sua totalità, che può contare anche su un bacino molto ampio di piloti forti. Questa volta si punta su Dylan Ferrandis (MX2), Romain Febvre (MX1) e Gautier Paulin (Open). Difficile capire la scelta di non schierare Marvin Musquin che ormai risiede in pianta stabile in USA ed è tra i protagonisti del mondo a stelle e strisce. In una gara come quella di Red Bud avrebbe potuto dire la sua, avendo vinto lì la tappa del National di quest’anno ed essendo anche in perfetta forma.

Non è la prima volta che la Francia fa questo tipo di scelte “impopolari” o quanto meno curiose. Nel 2014, per esempio, l’allora CT Olivier Robert preferì Ferrandis al neo iridato Tixier da affiancare in Lettonia a Paulin e Frossard, scatenando l’ira di molti appassionati transalpini. Alla fine dominò il Nazioni come la Francia non faceva da tempo e la sera stessa dette le dimissioni, venendo sostituito dall’attuale responsabile Pascal Finot. In quel caso, però, Ferrandis poteva offrire quel guizzo di talento che il tranquillo (ma più concreto) Tixier forse non aveva; in questo caso l’esclusione di Musquin è difficile da capire, anche alla luce del rapporto non sempre amichevole che hanno Febvre e Paulin, tra l’altro rispettivamente quinto e sesto nel Mondiale.

Musquin, dal canto suo, non ha potuto far altro che evidenziare il suo rammarico attraverso i social, prima con un video in francese e poi con un post il cui contenuto è così sintetizzabile: “Oggi, ho avuto la spiacevole sorpresa di scoprire che non sono stato scelto per gareggiare al Motocross delle Nazioni. L'allenatore francese è venuto in America per il National a Red Bud e ha parlato con me per essere certo di trovarmi motivato e disponibile. Ho confermato tutto, aggiungendo che essere compagno di squadra con Dylan Ferrandis sarebbe stato fantastico! Quale maggiore motivazione poteva esserci per me che correre davanti al Mondo qui negli Stati Uniti, su una pista sulla quale ho appena vinto? Jacques Bolle (presidente della FFM) ha parlato dell'importanza di essere sano e in forma in questo periodo dell'anno. Sul serio, cosa volete che dica su questo...? I miei risultati parlano da soli. Ho finito il 2° nel Supercross quest'anno e sono stato in lotta per il titolo National fino alla fine, vincendo a Red Bud, dove ho fatto ottime gare negli ultimi 8 anni….”.

Finot, per il momento, non ha commentato e non ha dato una spiegazione ufficiale.
Marvin Musquin
La fine di agosto è stata caratterizzata dalla notizia che il Team Puerto Rico avrebbe schierato una formazione del tutto atipica, composta da Travis Pastrana, Ryan Sipes e Ronnie Mac, con Richy Johnson a fare da coach! Chi è Ronnie Mac? Una specie di “caricatura” anonima che guida una Honda CR 250 del 1998 quasi completamente di serie, con la quale compie ogni tipo di evoluzione in contesti particolari, prima di dedicarsi al consumo smodato di lattine di birra. Un personaggio emerso dal web le cui altissime doti di guida lasciano pensare a un ex pilota professionista del mondo americano, ma mai svelato.

Il progetto era del tutto inedito e vedeva soprattutto il ritorno in pista di Travis Pastrana (ormai legato solo al mondo degli show), in sella a una Suzuki RM 500 2T… Il tutto con il supporto della produzione video Nitro Circus che avrebbe realizzato un documentario i cui proventi sarebbero andati in beneficenza per la comunità portoricana. Pensate che in soli 4 giorni si sono raccolti ben 15.000 dollari! Iniziativa lodevole, almeno fino a che non si è scoperto che, essendo un personaggio anonimo, Ronnie Mac non avrebbe potuto partecipare a una gara come il Motocross delle Nazioni… Qualcuno si è offeso, Pastrana ha persino usato il termine “catastrofe”, ma c’è poco da fare. La gara più famosa e impegnativa del calendario mondiale non può accettare l’iscrizione di uno che non solo non ha la licenza, ma non esiste proprio. Nonostante la notizia, che ha inevitabilmente indebolito il clamore dell’iniziativa, Pastrana non si è dato per vinto e ha sostituito Mac addirittura con Kevin Windham, che torna in gara dopo l’addio di due anni fa.
Ronnie Mac
Correndo in casa è normale che gli statunitensi puntino a riprendersi lo scettro del Nazioni che manca da casa loro dal 2011 (Villopoto, Dungey, Baggett). Per farlo possono contare sui campioni Supercross e National Eli Tomac e Aaron Plessinger, oltre che su Justin Barcia. Tomac è attualmente uno dei piloti più veloci del pianeta in assoluto e potrebbe fare la differenza. Eli torna al Nazioni dopo aver saltato a sorpresa le ultime tre edizioni dal 2014. Il confronto con Jeffrey Herlings è molto atteso. Il resto della squadra è da valutare, perché Plessinger è alla sua prima esperienza e da Barcia ci si può ormai aspettare di tutto, anche una prestazione negativa. Il Nazioni si sa, è una gara strana, sebbene il fattore campo sia totalmente a favore degli americani, che non hanno mai perso quando la gara si è disputata in territorio USA. Inoltre, arrivano da una delle loro peggiori affermazioni, dopo essere naufragati nel fango inglese l’anno scorso, terminando al nono posto.
Eli Tomac
Abbiamo citato Herlings che potrebbe essere l’uomo chiave di questo Nazioni. Dopo aver dominato il Mondiale (a tre prove dal termine comanda di diritto la classifica con ampio margine), non ci sarebbe da stupirsi se volesse far man bassa anche al Nazioni. La squadra è forte anche nel suo complesso con Glen Coldenhoff e Calvin Vlaanderen che quest’anno non sono andati affatto male. Il primo si trova al settimo posto del Mondiale MXGP e può fare punti, mentre il secondo ha vinto un GP e due manche della MX2. In realtà Vlaanderen è sudafricano, ma vivendo da anni in Olanda ha acquisito la doppia nazionalità, potendo così correre con il team Dutch. Speriamo che le conseguenze della caduta nel GP della Bulgaria, per lui non siano così serie e che possa essere al 100%, anche perché ormai il Nazioni lo vinci con un pilota competitivo in MX2…
Jeffrey Herlings
Il CT Thomas Traversini non ha ancora ufficializzato la nostra squadra, ma tutti si aspettano di vedere in pista Cairoli, Lupino e Cervellin. Non abbiamo troppe ambizioni di vittoria e forse neppure da podio, ma nel complesso la squadra non è così male. Lupino ha fatto una delle sue migliori stagioni e si è messo dietro più volte piloti ufficiali, partendo spesso davanti e lottando come lui sa fare. Cervellin ha avuto una stagione travagliata, passando dalla Honda del Team Martin alla Yamaha SM Action con la quale ha dimostrato di trovarsi bene, al punto da finire molto spesso nella top ten del Mondiale. Purtroppo, però, pare non essere in gran forma; ha saltato il GP della Bulgaria per un non meglio precisato “problema di salute”. Speriamo che possa rientrare in tempo per recuperare la forma.

Su Tony c’è poco da dire, scenderà in pista e battaglierà con i migliori; è la nostra punta di diamante.
Tony Cairoli
Altre due nazionali che potrebbero fare molto bene sono il Belgio e la Germania. La prima punta su Desalle, Van Horebeek e Geerts, mentre i teutonici applaudiranno Nagl, Jacobi e soprattutto Ken Roczen che torna a vestire la maglia della Nazionale con forti ambizioni.

Tra gli assenti citiamo Tim Gajser che ha deciso di farsi operare a un ginocchio in quel periodo; a seguito di questa comunicazione la squadra Slovena ha deciso addirittura di non partecipare. Non ci saranno neppure la Russia e la Danimarca. Tra i piloti, mancherà Chad Reed, non selezionato dal Team Australia che punta su Gibbs, Lawrence ed Evans; e Chad l’ha presa male.
Clement Desalle

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