Il prezzo (e non solo) della KTM 450 Rally Replica 2025

La nuova KTM 450 Rally Replica per i piloti privati dà l’addio al telaio a traliccio e al radiatore singolo che, ancora, in qualche modo la accomunavano alle leggendarie 690 Rally Replica delle Dakar africane. Un progetto tutto nuovo, che porterà a un inevitabile aumento di prezzo. Il confronto con le 450 di Fantic, GASGAS e Kove

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Da quando a metà degli Anni 90 si è impegnata nella Dakar, KTM ha sempre dato vita, anno dopo anno, a piccole serie di moto dedicate ai piloti privati. Realizzate in un apposito reparto a Mattighofen, le varie 620 Rally, 660 Rally Replica, 690 Rally Replica e 450 Rally Replica hanno impeccabilmente riproposto il lay-out tecnico dei modelli Rally Factory utilizzati dagli ufficiali.

Certo, questi ultimi hanno sempre goduto di motori più potenti ed esclusivi pacchetti sospensioni, ma per il resto le moto erano sovrapponibili per misure del telaio, sovrastrutture, serbatoi e componentistica. Tutto questo fino al 2022, anno in cui i top rider hanno corso con una Factory rivoluzionata, del tutto diversa dalla precedente. Ci si poteva quindi attendere, come da tradizione, la corrispettiva versione di produzione. E invece per le edizioni 2023 e 2024 le piccole serie in vendita al pubblico sono state realizzate sfruttando la “vecchia” base. Ora, con il modello 2025, anche la 450 Rally Replica entra nella nuova generazione. Vediamola.

Il taglio con il passato è netto. Di più, c’è un cambiamento filosofico. Le precedenti 450 erano ancora, in qualche modo, figlie delle poderose 690 Rally Factory utilizzate nelle ultime Dakar africane. Ne condividevano soluzioni per certi versi “stradali”, come ad esempio il telaio traliccio in tubi di acciaio con motore utilizzato come elemento stressato e il grande radiatore, curvo, in pezzo unico. Questo rendeva le KTM 450 Rally (sia le Factory sia le Replica) molto originali dal punto di vista tecnico rispetto alle altre 450 in gara, che invece erano derivate dalle quattroemmezzo destinate all’off-road specialistico.

Ora anche le KTM presentano un telaio assimilabile a quello delle 450 cross/enduro: è un monotrave sdoppiato, sempre in acciaio, con una culla (anch’essa sdoppiata) che abbraccia il motore. Nuovo anche il forcellone cavo, in alluminio pressofuso. In una Dakar che cambia per tipologie di percorso e di terreno, a Mattighofen hanno quindi cambiato ricetta per la loro divoratrice di deserti, rendendola più maneggevole.

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Quello che invece appare immutato in una storia che ormai è trentennale è l’approccio alla base del progetto Rally, ovvero la capacità di industrializzare – anche se in piccoli lotti (sono 100 le Rally Replica prodotte per il 2025) – queste moto così speciali. Niente soluzioni artigianali, dunque, a eliminare ogni possibile punto debole. Ciò porta a una maggiore affidabilità rispetto ai “kit” approntati dai reparti corse e dagli specialisti che lavorano partendo dalle 450 cross/enduro.

L’altro innegabile vantaggio è la possibilità di portare in gara ricambi uguali per tutti, con vantaggi per la logistica. Tutto ciò ha un prezzo per il cliente finale, perché le Rally Replica sono sempre costate una fortuna. Molto di più, come vedremo nel prossimo paragrafo, rispetto ad altre proposte arrivate più recentemente sul mercato, come ad esempio le 450 di Fantic o Kove.

E ora vediamo come è fatta la nuova 450 Rally Replica. Il motore è l’evoluzione del monocilindrico da 449 cc: parente del monoalbero 4 valvole utilizzato sulle SX-F 450 da cross, già da anni spinge le 450 Rally ed è sottoposto a una cura specifica per il desert racing, a partire dall’adozione di uno specifico cambio a sei marce (cinque sul cross, per il quale viene dichiarata una potenza di 63 CV) e frizione rinforzata. Rispetto alla precedente 450 Rally Replica si segnalano modifiche alla testa e alla centralina dell’iniezione, che vanta un corpo farfallato Keihin da 44 mm. Due pompe carburante possono essere azionate in modo indipendente per utilizzare i due serbatoi anteriori, rispettivamente da 9 e 9,5 litri, o quello posteriore autoportante da 16 litri, che funge anche da telaietto. Una zona trasparente e graduata permette di tenere sempre sotto controllo la quantità di benzina a bordo. Scompare il grande radiatore centrale, ora ce ne sono due laterali, ognuno dotato di una elettroventola.

Completamente regolabile il reparto sospensioni WP XACT PRO (forcella 7548 a cartuccia chiusa e steli da 48 mm, mono 7750). Non manca un ammortizzatore di sterzo; le piastre sono fresate CNC. Più snella della precedente, la moto presenta la “torretta” porta strumenti in fibra di carbonio. Si può scegliere tra road-book digitale o cartaceo. Non manca un vano portattrezzi, ospitato come di consueto nella protezione motore, ora più ampia. Assemblata in sole 100 unità, la KTM 450 Rally Replica viene consegnata con sovrastrutture bianche e adesivi a parte, non applicati, in modo da facilitare le personalizzazioni con i propri sponsor.

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Il “vecchio” model year 2024 costava in Italia 33.853,78 euro IVA compresa. Per il modello 2025 non è stato comunicato un prezzo ufficiale, ma fonti interne a KTM ci dicono sia lecito aspettarsi che arrivi a 40.000 euro.

KTM non dichiara le quote ciclistiche e il peso a secco, che era invece noto per il precedente modello: 137 kg senza benzina. Tornando al racing, la mamma della moto di produzione, la KTM 450 Rally Factory ha vinto la Dakar nel 2023. Ma già nel 2022 la corrispettiva versione rossa (quella marchiata GASGAS) aveva centrato il successo nella grande maratona. E a proposito di parentele, va detto che la GASGAS RX 450F REPLICA in vendita per i piloti privati è ancora oggi basata sul “vecchio progetto”, mentre in casa Husqvarna la FR 450 Rally non è presente sul sito italiano. Vedremo cosa ci riserverà il futuro.

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