Bella per farci un po’ di tutto. Divertendosi

Prova Triumph Street Scrambler 2017: pregi e difetti della classic inglese in versione “offroad”. Delle tre Street bicilindriche di Hinckley (Twin, Cup e Scrambler) è quella che ci è piaciuta di più: motore morbido ma pronto, guida facile e amichevole su asfalto e sterrato. Divertimento assicurato e un look molto riuscito

Dopo un anno…

Dopo la rivoluzione avvenuta in Triumph a fine 2015 riguardo alla famiglia delle “classic”, col passaggio al motore raffreddato a liquido, l’arrivo dell’elettronica, lo sdoppiamento della gamma con alcuni modelli spinti dal nuovo bicilindrico in versione 1.200 cc (Bonneville T120 e Thruxton R) e altri a cui è stato riservato un più accessibile 900 cc (Street Twin, Street Cup), ai saloni autunnali 2016 si è assistito al completamento dell’operazione da parte di Hinckley.
1/16 Triumph Street Scrambler: versione Matt Khaki Green con sella singola e porta pacchi

… il rinnovamento è completo

A Intermot sono infatti arrivate le “piccole” Bonneville T100 e Street Cup (l’abbiamo appena provata, cliccate qui), mentre a Eicma Triumph ha presentato la stilosa Bobber col 1.200 e la Street Scrambler col 900 cc. Di fatto la versione “offroad” delle classiche inglesi era l’unica rimasta col vecchio motore raffreddato ad aria, e i kit di personalizzazione in chiave  scrambler per la Street Twin erano solo un momento di transizione verso il vero colpo: la presentazione della nuova Triumph Scrambler… propriamente detta, accompagnata appunto dal nome Street, che ne identifica la famiglia di appartenenza.
Cliccate sui link precedenti per sapere tutto della moto (in vendita a 10.050 euro, chiavi in mano), poi non vi rimane che leggere il nostro test su strada e sterrato (qui le foto)

Se bella vuoi apparire...

Sulla Scrambler ti senti subito a casa: pedane più avanzate e basse rispetto alla Cup e manubrio bello largo. Di tutte le versioni proposte in questi anni questa è decisamente la più bella e riuscita, non solo dal punto di vista estetico. Riuscire a integrare un doppio scarico laterale voluminoso, mascherandone le dimensioni e proteggendo al contempo le gambe di pilota e passeggero non è impresa semplice. La sua presenza non disturba affatto durante la guida stradale, mentre in fuoristrada, quando si sta in piedi, l’interferenza con l’interno del ginocchio può risultare fastidiosa. Ma non c’è alternativa, se si vuole uno scarico bello alto e laterale, come quelli di una volta, qualche compromesso bisogna pur metterlo in conto. La tonalità di scarico è piena e non invadente, giusta per non disturbare quando ci si immerge nella natura in offroad. 

ultra amichevole

In comune con la Street Cup troviamo la frizione molto morbida da azionare e la risposta piena e mai brusca del suo bicilindrico, anche se il lavoro che è stato fatto sulla mappa di iniezione e accensione per accordarla al nuovo scarico, ha portato a una risposta al gas ancora migliore, più pronta. Delle tre Street (Twin, Cup e Scrambler), questa è quella che ci è piaciuta di più: comodissima posizione di guida, equilibrata sia su strada sia fuori, approccio ultra amichevole e divertimento di guida a qualsiasi andatura. Può essere la prima moto per molti, ma anche un bel ritorno alle due ruote, così come la scelta giusta per chi cerca un mezzo dal look originale per farci un po’ di tutto divertendosi. L’Abs, che qui è disinseribile (al pari del traction control), lavora egregiamente su strada e anche su fondo sterrato piuttosto accidentato abbiamo verificato che se la cava molto bene, tanto da suggerirci di lasciarlo attivato anche offroad.

Guardatela in azione

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