Suzuki V-Strom 1000: due anime, un solo carattere

La Casa di Hamamatsu ci ha invitato all’evento #SuzukiSwitch, un viaggio che ci ha portato nel centro Italia e ci ha permesso di testare a fondo le doti della V-Strom 1000, sia su strada che in off road. Report e foto dell’evento  

#SUZUKISWITCH

Nei giorni scorsi abbiamo partecipato all’evento #SuzukiSwitch, un viaggio in sella alla Suzuki V-Strom 1000 che ci ha portato fino nell’entroterra marchigiano e ci ha permesso di testare su asfalto e in fuoristrada le doti della globetrotter di Hamamatsu. Iniziamo dallo spiegare il nome dell’evento, dove Switch sta per cambiamento; Suzuki propone infatti di “cambiare il modo di pensare”, per spingere la V-Strom 1000 anche oltre la consueta striscia di asfalto.
La protagonista della nostra prova è la V-Strom 1000 equipaggiata con il kit action, che comprende paramani, puntale di protezione inferiore, cavalletto centrale, frecce a led, borse rigide e adesivi laterali e sul serbatoio. Vi ricordiamo che la V-Strom 1000 con il kit action (del valore di 1.299 euro) è in promozione fino a fine aprile: è offerta allo stesso prezzo della “base”, ovvero 12.740 euro c.i.m.; in alternativa si può richiedere una supervalutazione dell’usato di 1.000 euro. Saltiamo la parte tecnica della moto, in quanto la V-Strom 1000 dovreste già conoscerla bene (in caso contrario cliccate qui per un ripassino), e passiamo subito a raccontarvi l’esperienza #SuzukiSwitch. 

DA MILANO FINO ALL’ENTROTERRA MARCHIGIANO

Il viaggio inizia dalla nostra redazione di Pero (vi aspettiamo tutti il prossimo week end per la prima edizione di “The Bike Field) dove, dopo aver caricato i bagagli nelle borse, ben curate ma non molto capienti, saltiamo in sella alla V-Strom 1000 (equipaggiata con pneumatici Bridgestone Battle Wing). Subito ci lanciamo in autostrada, per un lungo trasferimento che ci porterà fino a Cesena. Nei tratti autostradali la moto si fa apprezzare per il comfort di marcia: la posizione in sella è comoda, naturale, e sono praticamente nulle le vibrazioni al manubrio. Qualcuna alle pedane, ma nulla di fastidioso. Il cupolino (regolabile comodamente anche in viaggio con una sola mano) ripara bene dall’aria e ciò permette di viaggiare rilassati, senza dover stare appesi al manubrio. Dopo tre ore di viaggio, all’altezza di Cesena, imbocchiamo il tratto tortuoso della E45, sino ad arrivare a Verghereto. Qui la V-Strom si fa apprezzare per le sue sospensioni, che copiano bene le irregolarità dell’asfalto e offrono una buona stabilità anche sui curvoni più veloci. Usciti dalla E45 il percorso ci porta attraverso alcune strade molto divertenti: Passo di Viamaggio, Valico di San Cristoforo… e poi ancora curve e curve fino a Montemaggiore al Metauro (PU). In queste condizioni di misto stretto la V-Strom 1000 si dimostra una moto precisa e sincera, molto valida in frenata e veloce ad inserirsi in curva. Il suo motore bicilindrico a V da 1.037 cc (101 CV) ha un’erogazione dolce e una buona schiena ed è dunque un piacere farsi spingere fuori dalle curve.

TRA IL FANGO E LA GHIAIA DELLE COLLINE MARCHIGIANE

Il mattino successivo la nostra V-Strom 1000 cambia aspetto: da sportiva globetrotter si trasforma in una maxienduro, grazie all’adozione di pneumatici tassellati Pirelli Scorpion Rally. Qui dobbiamo fare una precisazione, vi segnaliamo che i Pirelli Scorpion Rally non sono omologati per la V-Strom per un uso stradale, ma sono dunque utilizzabili solo in circuiti chiusi al traffico. Questo a causa della differenza dell’indice di velocità indicato sul libretto. O meglio, secondo quanto disposto dalle leggi attuali in Italia, la gomma, solo se M+S, con codice velocità inferiore rispetto a quello omologato, è concessa nel periodo invernale (fino al 15 aprile). In ogni modo Suzuki V-Strom può montare gomme tassellate, che sono presenti sul mercato, purché rispettino le specifiche indicate sul libretto.
Ma ora veniamo al nostro tour off road, che si snoda sulle colline marchigiane nei dintorni di Montemaggiore al Metauro (PU). Non ci facciamo mancare nulla: sterratoni sulla cima delle colline, strade bianche, fango, ghiaia, rocce… Grazie agli pneumatici tassellati la trazione non manca mai, e percorrere strade sterrate in sella alla V-Strom è un piacere. Qualche problemino per l’endurona di Hamamatsu emerge però quando il fondo diventa più difficile: per via dell’altezza da terra non elevata, e il peso concentrato sull’anteriore, è relativamente facile toccare il puntale inferiore nelle buche più profonde, con il rischio di rovinare il collettore di scarico. Ma d'altronde non è una moto progettata per affrontare tratti di off road duro e puro, ma una moto che dev’essere in grado di portarvi alla baita sperduta sulla montagna attraverso strade sterrate senza nessun problema, e possiamo affermare che la V-Strom svolge bene il suo compito!
 
La V-Strom 1000 si è confermata dunque un’ottima viaggiatrice mangiacurve e, sia su asfalto che in off road, una moto facile, maneggevole e ben bilanciata, che da subito mette e proprio agio il pilota. 

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