"Hard work beats talent, if talent doesn't work hard". In italiano significa: il duro lavoro batte il talento, se il talento non lavora duro. Queste sono le parole che si trovano all'ingresso del Red Bull all'Athlete Performance Center in Austria, dove tecnologie avanzate sono messe a disposizione degli atleti per riconoscerne il potenziale individuale. Andrea Verona, Campione del Mondo EnduroGP 2022, è appena entrato a far parte della famiglia Red Bull e come ogni atleta dell'energy drink che ti mette le ali, ha trascorso qualche giorno nel centro per monitorare e valutare la sua condizione fisica all'inizio della stagione. Incuriositi, lo abbiamo raggiunto per saperne di più.
Ciao Andrea, sono i tuoi primi giorni da atleta Red Bull, cosa è cambiato nella tua vita? Voglio dire, immagino non significhi solo mettersi in testa un casco con i due tori, giusto?
"È una grandissima soddisfazione per me, ho raggiunto un sogno che mi ero posto fin da piccolo e che immagino molti altri atleti abbiano nel cassetto. Quando ho indossato quel casco per la prima volta è stato veramente bello, sia a livello di atleta sia personale. Nel concreto non cambia molto nella mia vita, corro sempre per arrivare sul gradino più alto del podio e do il mio massimo; ma diciamo che ora ho due tori che mi aiutano ad andare ancora più forte. Far parte di una grande famiglia come Red Bull è fantastico, non solo a livello mediatico per me e per i miei sponsor, ma anche per l'attenzione che hanno verso i propri atleti".
Per chi non sa cosa sia, ci spieghi la funzionalità dell'Athlete Performance Center?
"Gli APC sono centri dove gli atleti del brand vengono allenati, curati o valutati. Parlo al plurale, perché ad oggi ci sono due sedi, una in Austria e una in America, io sono stato tre giorni in quello europeo. Sono centri polispecialistici strutturati per seguire un atleta nella sua preparazione fisica al di fuori di quello che è il suo sport (per me la moto ovviamente). Parlando di attrezzatura, hanno veramente di tutto, dalla classica palestra con bilancieri e manubri ai macchinari per l’endurance, quelli per valutare la forza esplosiva e così via. A me hanno fatto uno screening generale e un controllo completo pre-stagionale".