Alla prima prova del Campionato Giapponese a Kumamoto, tradizionale ultimo banco prova delle Case jap per testare i propri prototipi, non è passata inosservata la presenza di una Kawasaki KX 450 guidata da Chihiro Notsuka, totalmente diversa dalla attuale 2022 quanto a telaio, motore e accessori.
Lo scheletro è sempre un perimetrale in alluminio, ma con differenti travi laterali e relativi attacchi motore, un telaietto totalmente rivisto con diverso vincolo sul telaio e soprattutto il trave anteriore che si sdoppia molto più in alto rispetto a prima, permettendo allo scarico di uscire al centro della testa e non più sul lato destro; di conseguenza cambiano anche i radiatori e il sistema di raffreddamento.
Proprio la testa è il componente più evoluto, totalmente diverso dal precedente. La distribuzione è sempre bialbero, ma cambiano i volumi e la forma, decisamente compatta; l'uscita dello scarico, appunto, è centrale e crea le condizioni per un diverso sviluppo del collettore. Il basamento resta simile al precedente e conferma avviamento elettrico e frizione a comando idraulico. Le sospensioni sono sempre Showa, ma il mono lavora su un link totalmente rivisto. I freni Nissin sono stati sostituiti dai Brembo (almeno sul prototipo in questione). La forma delle plastiche, invece, è molto simile a quella attuale.