a cura della redazione - 20 June 2022

Erzbergrodeo: i risultati

Manuel Lettenbichler ha battuto i 1.200 concorrenti vincendo la 26a edizione del Red Bull Erzbergrodeo, sette anni dopo la vittoria di suo padre Andreas. Secondo Roman e terzo Hart. Bene il nostro Andrea Vignone. Ecco come è andato il folle weekend austriaco

Non era mai successo nella storia che padre e figlio scrivessero il loro nome nell'albo dei vincitori di Erzbergrodeo. Con il successo nella 26a edizione Manuel Lettenbichler (KTM) ha conquistato la vetta dell'Iron Giant, replicando alla vittoria di suo padre Andreas del 2015. Dopo due anni di stop, la gara di enduro estremo più temibile è tornata e si è confermata al livello delle edizioni precedenti. L'obiettivo è arrivare in cima all'Iron Giant, la più grande "piramide" artificiale del mondo, all'interno della cava di Eisenerz, sul monte Erzberg. I piloti hanno avuto quattro ore per completare il percorso composto da 27 checkpoint; l'unico a scendere sotto le 3 ore è stato Lettenbichler, che ha preceduto Mario Roman (Sherco) di circa 4'. Dei 500 piloti qualificati per la gara di domenica, solo 8 hanno completato il percorso di 35,2 km nelle 4 ore.

Ecco le parole del vincitore: "Quando ho superato il Lazy Noon (checkpoint 26), mi sono sentito più tranquillo, perché fino a lì ho affrontato passaggi davvero difficili. Sono molto contento di aver vinto, significa molto esserci riuscito dopo la vittoria di mio padre. È una bella storia". Al checkpoint 22, chiamato Highway (un muro verticale alto una ventina di metri), Manuel ha avuto un momento di difficoltà, facendo riavvicinare Roman. "Quel punto mi ha quasi ucciso. Sono arrivato per primo e non c'erano tracce per poter arrivare in cima; ho dovuto creare delle linee e spostare alcuni tronchi per riuscire a salire. Così facendo ho perso molto tempo e ho reso le cose più facili agli altri. è stato un momento molto duro".

D'altro canto, Mario Roman si è complicato la vita scattando nelle retrovie alla partenza, dovendo superare quasi 50 piloti prima di arrivare a conquistare il secondo posto e provare a recuperare su Lettenbichler. Lo spagnolo della Sherco ha così commentato: "È stata super dura, ho avuto un problema in partenza e ho iniziato a perdere molte posizioni. Ho cercato di prendermela comoda e di fare il mio passo e ho iniziato a recuperare; sono riuscito a raggiungere Lettenbichler, che per un momento era a 20 metri di distanza, ma il secondo posto era tutto ciò che potevo fare. La cosa più difficile oggi è stata gestire le sorprese; abbiamo camminato per la pista nei giorni precedenti e pensavamo di conoscere tutte le situazioni, ma poi abbiamo trovato delle novità inaspettate. È stato difficile perché non siamo riusciti a trovare le buone linee e questo ha reso le cose più complicate per chi era davanti e doveva aprire le linee. Penso che questa sia stata l'edizione più difficile di sempre. Anche se in una edizione sono arrivati al traguardo solo in 5, anche oggi non hanno finito in molti".

L'edizione 2022 è stata anche la prima all'interno del FIM Hard Enduro World Championship, con il prologo che ha ristretto il campo a 500 qualificazioni per l'inizio della gara principale di domenica. Tra le tante belle storie del paddock, c'è quella del sudafricano Matthew Green è stato l'unico pilota del FIM Junior Championship a vedere la bandiera a scacchi a soli 20 anni, seppur in ottava posizione. Al contrario, la storia più sfortunata va al cinque volte vincitore Graham Jarvis che ha avuto un problema tecnico alla partenza ed è rimasto fermo per quasi un'ora prima di ripartire. Nonostante questo (e nonostante i suoi 47 anni), Jarvis ha completato 21 dei 27 waypoint.

Il nostro Andrea Vignone, di cui avrete letto nella serie "Da 0 a Estremo" ha completato 17 waypoint. A breve ci racconterà tutto.

Il prossimo round del FIM Hard Enduro Wolrd Championship si terrà in Italia il 9 e 10 luglio all'ormai classico Red Bull Abestone.

Ecco la classifica di Erzberg 2022:

1. Manuel Lettenbichler (GER) 2:58:51

2. Mario Roman (ESP) 3:02:17

3. Trystan Hart (CAN) 3:11:53

4. Billy Bolt (GBR) 3:18:25

5. Alfredo Gomez (ESP) 3:20:30

6. Michael Walkner (AUT) 3:40:32

7. Wade Young (ZAF) 3:55:13

8. Matthew Green (ZAF) 3:55:54

© RIPRODUZIONE RISERVATA