Marco Gualdani - 12 April 2023

Orsi aggressivi: c'è pericolo per gli enduristi?

L'attacco fatale del runner Andrea Papi da parte di un orso in Trentino è arrivata il giorno dopo la pubblicazione di un reel in cui si vede un orso aggredire un gruppo di enduristi; qual è il livello di pericolo nei boschi? E, nel caso di incontro con un orso durante una escursione, come ci dobbiamo comportare?

Dal reel alla cronaca

Lo scorso 4 aprile abbiamo pubblicato un reel sulla nostra pagina Instagram, in cui si vede un orso aggredire un gruppo di enduristi in mezzo al bosco (lo potete vedere girando pagina qui sotto). L'attacco è deciso, ma fortunatamente tutti si salvano grazie alla lucidità di uno, che istintivamente mette a manetta l'acceleratore producendo un rumore tale da trasformare l'ira dell'animale in paura. Oggi quel video ha un sapore molto diverso rispetto a quando l'abbiamo postato. Come sapete, il 5 aprile il runner Andrea Papi è stato aggredito in Trentino da un orso bruno alpino e ha perso la vita, a 26 anni. La notizia riportata questa mattina dai principali siti di informazione è che il responsabile è stato identificato nell'orsa JJ4 (recidiva), innescando un dibattito politico sul destino dell'animale di cui non parliamo. Quello che ci interessa capire, da fruitori dei boschi, è quanto la questione ci riguardi e quale sia il livello di pericolo. Oggi in Italia si trovano più di 200 orsi, divisi tra le aree che spaziano dal Trentino occidentale al Friuli Venezia Giulia e quelle dell'Appennino centrale tra Abruzzo, Lazio e Molise. La maggiore densità è in Trentino, a seguito del progetto Life Ursus del 1996, in cui 10 orsi sloveni vennero rilasciati nell'area al fine di evitarne l'estinzione; oggi si stima che siano più di 150. Per quanto molte delle zone citate siano vietate alla pratica del fuoristrada, la capacità delle moto da enduro di inoltrarsi più in profondità nelle aree boschive, potrebbe aumentare la possibilità di incontrare un orso sul nostro cammino. E qui torniamo alla domanda iniziale: qual è il livello di allarme per i fuoristradisti?

Il video dell'aggressione

A quanto affermano gli esperti, gli orsi diventano aggressivi solo in determinate condizioni; e che quando questo avviene è un problema. Quindi come dobbiamo comportarci nel caso in cui incontrassimo un orso durante una gita con le moto da enduro? Vi riportiamo un estratto di una recente intervista del sito sportoutdoor24.it ad Alessandro de Guelmi, medico veterinario di Arco di Trento e Val di Ledro: "L’orso non attacca se non è in qualche modo provocato; è un animale cauto e diffidente, specialmente con l’uomo. Quando ci incontra si comporta solitamente in modo schivo e timoroso e preferisce evitarci. Manteniamo le distanze. Se abbiamo invece assolutamente bisogno di proseguire, facciamo un’ampia deviazione. Se l’orso non ci ha notato, non disturbiamolo: allontaniamoci lentamente e, successivamente, facciamo molto rumore per evitare ulteriori incontri. Nel caso in cui l'orso fosse più vicino, stiamo calmi e non allarmiamolo gridando o facendo movimenti bruschi, non tiriamogli dei sassi o legni, non tentiamo di scacciarlo con gesti minacciosi. Dobbiamo fargli capire che non siamo aggressivi e lo lasciamo padrone del territorio, ma nello stesso tempo che non siamo nemmeno una preda. Nel frattempo parliamo a voce alta, ma senza gridare. Se l’orso si alza in piedi e annusa non è un segno di aggressività, ma è solo per identificare meglio ciò che lo circonda: non spaventiamoci. E, se opportuno, torniamo indietro lentamente, perché la corsa potrebbe stimolare il suo istinto predatorio. Importante è anche lasciare sempre all’orso una via di fuga". Qui sotto il video dell'aggressione.

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