Brad Freeman rinuncia alla Sei Giorni

Il britannico della Beta ha annunciato che non prenderà il via alla ISDE 2022 in Francia per problemi fisici: "Devo fermarmi, perché mi sto rovinando".

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La formazione britannica alla Six Days 2022 in Francia era tra le più competitive, potendo accreditare Steve Holcombe, Nathan Watson, Jamie McCanney e Brad Freeman. Quest'ultimo, però, non ci sarà. Lo ha annunciato lui stesso, attraverso i social, evidenziando come il suo stato fisico non sarebbe in grado di sopportare una gara così pesante come la Sei Giorni. La stagione di Freeman è stata tra le più sofferte, cominciata con una frattura della clavicola, poi il covid, quindi la rottura del pollice nel GP del Portogallo e adesso un nuovo infortunio allo sterno, rimediato nel GP della Slovacchia. In Ungheria Freeman ha corso stoicamente con lo sterno rotto, riuscendo comunque a contenere a soli tre punti il distacco da Persson nella classe Enduro3. A seguito di questo nuovo infortunio, Freeman ha capito di doversi fermare per recuperare per dare modo al suo fisico di ristabilirsi.

Ecco una parte dell'intervista rilasciata al sito enduro21.com:

"Non penso di essere in grado di finire una Sei Giorni. Riesco a malapena a portare a termine due giorni di Mondiale e la gara in Ungheria è stata una delle più difficili che abbia mai fatto. Se avessi dovuto fare altri altri quattro giorni in sella non ci sarei riuscito."

Una decisione presa anche per la sua nazionale:Sarebbe insensato prendere il posto di qualcuno che potrebbe fare meglio di me. Nathan, Steve e Jamie stanno tutti andando bene a livello mondiale e non vorrei essere l'anello debole, quello che magari nega loro la vittoria".

Anche se la decisione non è stata facile: “Quando ho chiamato il team manager è stato davvero difficile dirglielo, perché le persone non si rendono conto di quanto sia dura e di quanto lavoro ci sia dietro le quinte. La squadra ha pianificato quella gara per mesi e io mi sono allenato duramente per cercare di prepararmi per Six Days. Ma quest'anno è andata così. Anche adesso, dopo tutti i problemi che ho avuto, se non fossi in lotta per il Mondiale Enduro3 sarei a casa, facendo dentro e fuori dall'ospedale per sistemare le cose. Non sono fisicamente a posto per correre”.

Del resto si sono sommati un problema dietro l'altro. "Ho abusato del mio corpo tutto l'anno, ignorando il dolore e gli incidenti. Continuavo a dirmi: 'andrà tutto bene, arriverò al traguardo e tornerò a posto la prossima settimana'. Ora sono arrivato al punto in cui ho davvero bisogno di fermarmi e sistemarmi perché mi sto rovinando. La mia mano non va ancora bene, ora con il problema al petto… Sono l'ombra di me stesso solo perché sto guidando molto dolorante. Non sto correndo, sto sopravvivendo".

Freeman tornerà in gara nel conclusivo GP della Germania, in calendario dal 14 al 16 ottobre, con l'obiettivo di vincere il titolo Enduro3. La Gran Bretagna, invece, dovrà trovarsi un sostituto per la imminente Sei Giorni; il nome del pilota sarà comunicato a breve.

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