Emergenza idrica: motocross a rischio

La siccità del periodo sta costringendo diverse Regioni a valutare lo "stato di emergenza idrica", già in vigore in Lombardia; la cosa si riflette anche sul mondo del motocross, con manifestazioni a rischio per impossibilità di irrigare le piste. Se l'emergenza venisse allargata a tutta Italia significherebbe lo stop alle gare almeno fino all'autunno

Le temperature sopra la media e l'assenza di precipitazioni stanno portando a inaridire terreni, fiumi, corsi d'acqua. Per combattere la siccità, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha appena firmato un decreto (917/2022) con il quale dichiara lo stato di emergenza idrica, che resterà in vigore fino al 30 settembre 2022. L'obiettivo è ridurre al minimo l'uso di acqua al di fuori di quello che viene considerato "fondamentale" e, nell'elenco, emerge l'irrigazione di impianti sportivi. Questo si traduce nell'impossibilità di consentire il regolare svolgimento delle manifestazioni di motocross, non potendo garantire la sicurezza dei piloti. Così, le gare in calendario sono seriamente a rischio, come nel caso del Regionale FMI previsto sulla pista di Schianno (VA) questo fine settimana, già annullato. Conseguentemente, anche gli allenamenti sarebbero fortemente vincolati. Per il momento la questione è limitata alla Lombardia, ma anche il Piemonte è in stato di allarme, al pari di Emila Romagna, Veneto, Marche e Lazio. Considerando che siamo appena alla fine di giugno, si prospettano almeno altri due mesi di siccità che potrebbero aggravare ulteriormente l'allarme idrico, allargandolo anche a tutto il territorio nazionale. Se così fosse, si prospetterebbe il rischio di uno stop totale alla pratica del motocross in tutta Italia. Purtroppo questo è solo un futile punto di una crisi climatica nettamente più grave.

I video di Motociclismo Fuoristrada

© RIPRODUZIONE RISERVATA