Gajser e Geerts vincono in Lettonia

Doppietta per entrambi, in un GP ricco di colpi di scena. Gajser allunga in MXGP, approfittando di una pazzesca caduta di Prado in gara 1. Sul podio Jonass e Fernandez. In MX2 Geerts ritorna in testa alla classifica, grazie anche a un Vialle sottotono. Buoni segnali dagli azzurri, con Adamo, Guadagnini e Forato da top 5

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Pauls Jonass

Il sesto appuntamento del Mondiale cross è stato uno di quei GP chiave della stagione. Soprattutto nella top class MXGP, in particolare nella prima manche. Jorge Prado (GASGAS) è scattato al comando, forte della vittoria nella manche di qualifica di ieri. Alle sue spalle Pauls Jonass (Husqvarna), galvanizzato dalla gara di casa. Terzo Tim Gajser (Honda HRC). Il terzetto è andato avanti così per tre quarti di gara, senza che Prado riuscisse ad allungare. A cinque minuti dalla fine Gajser ha rotto gli indugi e con due sorpassi da manuale, si è portato facilmente in testa. Una mossa prevedibile, visto il totale controllo con cui Tim stava gestendo la gara fino a quando non ha deciso che per gli altri poteva bastare così. Nell'ultimo giro, però, si è rilassato un po' troppo, commettendo un paio di sbavature che hanno fatto riavvicinare Prado. Anche se non abbastanza da far pensare a un attacco. Ma nel penultimo salto lo spagnolo si è lanciato con eccessiva decisione, trovando sulla sua linea Gajser, con successivo contatto e caduta del pilota GASGAS. Una botta secca, pesante, costata carissima a Prado in termini di posizioni (ha salvato un 12°), di forma (in gara due non è andato oltre la 13°) e anche di morale, considerando quanti punti ha lasciato per strada per quella manovra. Adesso Gajser si trova a più 46, quasi un GP di vantaggio.

Con Prado acciaccato, sul podio sono saliti Jonass e Fernandez (Honda), per la prima volta nella sua carriera in MXGP. Jonass ha fatto una gran bella gara, con ottime partenze e con un ritmo vicino a quello di Gajser e Prado. In gara 2 è anche partito in testa e ha guidato per un po' il gruppo. Il secondo posto finale è il suo miglior risultato, in una stagione partita per lui malissimo.

Fernandez ha finalmente concretizzato quanto promesso, ma fino a oggi mai confermato. Un'ottima velocità, frutto di un'aggressività che spesso lo tradisce. Questa volta è riuscito a stare in piedi e il risultato è arrivato.

Momento di gloria anche per i tifosi azzurri, quando nella prima manche Alberto Forato (GASGAS) si è reso protagonista di una rimonta che lo ha portato da ottavo a quarto, con tanto di sorpasso a uno come Jeremy Seewer (Yamaha). Purtroppo in gara 2 è transitato al primo giro in dodicesima posizione, recuperando fino a nono. Alberto sta correndo la stagione più bella della sua carriera e si sta togliendo soddisfazioni importanti. A Kegums ha chiuso sesto assoluto.

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MX2: OTTIMO GEERTS; ADAMO E GUADAGNINI CI SONO

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Jago Geerts

L'ha dovuta sudare, ma con la vittoria in Lettonia, Jago Geerts (Yamaha) si è ripreso la tabella rossa, persa dopo aver accusato il ritorno di Vialle (KTM) negli ultimi tre GP. A Kegums Geerts è stato impeccabile, non è mai partito in testa ma ha saputo gestire energie e momenti, tornando a casa con una importante doppietta in tasca. Grazie alla quale è tornato in testa al Mondiale a pari punti con Tom Vialle. Il francese oggi non era al massimo della forma, è scivolato nel primo giro di gara 1 mentre battagliava con Geerts e da lì si è mantenuto a ridosso della top five, salvando un terzo posto in gara 2 non scontato.

La sorpresa di giornata è stata certamente Kevin Horgmo (Kawasaki), che ha persino rischiato di vincere il GP dopo aver chiuso secondo in gara 1 e aver guidato la seconda manche per diversi minuti. Una caduta lo ha retrocesso al quarto posto, ma ha conquistato comunque il suo primo podio assieme a Geerts e a Vialle, terzo assoluto.

Nella classe minore gli italiani si sono alternati davanti. Nella prima manche il protagonista è stato Andrea Adamo (GASGAS) con una decisa rimonta che lo ha portato al quinto posto. Nella seconda si è finalmente rivisto un buon Mattia Guadagnini (GASGAS) che è stato anche al comando per un paio di giri prima di essere ripreso da Horgmo e Geerts, per poi chiudere quinto.

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