Ha vinto il migliore: Herlings ha dimostrato di essere più forte, più veloce e ha meritato il suo quinto titolo. In una gara in cui la tensione era alle stelle, ha saputo mantenere la calma dopo due partenze nelle prime posizioni, ma sempre alle spalle del suo diretto rivale Roman Febvre e, per due volte, è riuscito a superarlo e tenerlo a bada fino alla bandiera a scacchi.
Il francese della Kawasaki ha dato tutto, ma non è bastato. In gara uno ha faticato a passare Prado, partito come un missile e questo ha consentito a Herlings di tornargli sotto, passarlo, per poi liberarsi nella curva successiva dello spagnolo e involarsi verso la vittoria. In gara due stesso copione, con la differenza che Romain ha passato Prado durante il primo giro prendendo la testa, senza però riuscire a contenere l’attacco di Herlings che ha poi allungato. Nel tentativo di rimanere vicino, il francese è incappato in una rocambolesca caduta che ha consentito a Gajser di passare secondo e, con questo sorpasso, chiudere secondo il GP. Lo sloveno della Honda ha pagato carissima la penalizzazione della settimana scorsa ma, comunque, non è apparso in grado di tenere il passo di Herlings. Alle spalle del trio in lotta per il titolo si è confermato un ottimo Jeremy Seewer che, malgrado un contatto con Cairoli nella prima manche, ha fatto vedere velocità e consistenza. Lo svizzero ha preceduto Jorge Prado autore di due holeshot, ma rallentato da una ancora precaria forma fisica. Tornando a Tony, ha fatto vedere di essere ancora molto veloce nella sua ultima stagione, ma oggi ha pagato un conto salato con la sfortuna. Il contatto con Seewer in gara uno gli ha rotto la leva del cambio costringendolo al ritiro, mentre in gara due è rimasto imbottigliato al via chiudendo in decima posizione. Un saluto amaro per un pilota che ha concluso, comunque, la sua ultima stagione completa al sesto posto finale. Un risultato di tutto rispetto e penalizzato proprio dalla sfortuna nell’ultimo round, oltre alla pesante caduta del GP a Riola. Sul fronte italiano, gara pesante anche per Lupino diciassettesimo di giornata e penalizzato dallo 0 in gara uno.
In MX2 Jago Geerts ha vinto il GP e si è guadagnato il titolo di vicecampione. Il belga ha preceduto il neo iridato Renaux e il giovane De Wolf. L’olandese ha approfittato di un paio di episodi in gara uno. Il primo quando Hofer è caduto coinvolgendo Guadagnini e, nello stesso giro, ha beneficiato della caduta di Tom Vialle, secondo in quel momento. Il francese ha preso una brutta botta al polso e non ha preso il via in gara due. Quarto di giornata il nostro Mattia Guadagnini che ha dimostrato di essere veloce e solido come conferma il podio in gara due. Purtroppo la caduta in gara uno lo ha limitato e costretto a una rimonta extra che gli ha visto conquistare il quinto posto a poche curve dal traguardo. Da segnalare un’altra top ten per Adamo, mentre sia Scuteri sia Zonta hanno chiuso due volte a punti, rispettivamente tredicesimo e diciannovesimo di giornata.
L’Italia si è dimostrata imbattibile a livello europeo con il doppio titolo di Lata e Lapucci; Valerio è stato più accorto, mentre Nicholas ha dominato il GP regalandosi vittoria e titolo e portando la Fantic del team Maddii al titolo costruttori. Si è trattata della prima vittoria della storia di una moto 2 tempi nell'Europeo MX2.