Marco Gualdani
14 December 2022

Honda CR Electric; come è fatta la HRC a batteria

Alla presentazione dell'attività sportiva 2023 di HRC, è stata esposta una versione aggiornata della CR Electric già mostrata al Salone di Tokyo 2019. L'intenzione di Honda è di schierarla in gara già l'anno prossimo; scopriamo come è fatta, analizzando i dettagli a vista

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Nel 2019 Honda prese tutti in contropiede esponendo al Salone di Tokyo una moto da cross elettrica, senza anticipare nulla e senza fornire troppe informazioni. Ma il messaggio fu comunque molto chiaro: Honda stava iniziando a esplorare l'applicazione elettrica al mondo del fuoristrada, con un primo prototipo che riportava chiaramente la sigla CR... Pochi mesi dopo, quella stessa moto venne fatta scendere in pista al Campionato Giapponese per esibirsi in qualche giro "parata" a bassa velocità (qui il video), con l'obiettivo evidente di confermare il fatto che il prototipo fosse reale e marciante. Poi un periodo di silenzio, interrotto dal sibilo di due CR Electric ancora in pista nel Campionato Giapponese, ma questa volta decisamente più "agguerrite"; in due giri (due giri..) hanno dimostrato il potenziale di una propulsione a cui di certo non manca la muscolatura. Si arriva così rapidamente a oggi, quando Honda ha stupito ancora, esponendo la CR Elettric alla presentazione dell'attività sportiva della HRC 2023. Una mossa che comporta due indicazioni: la prima è che la moto, nel frattempo, è stata aggiornata, la seconda è che (visto il contesto) si punta a schierarla in gara già il prossimo anno. Che si sia fatto un passo avanti tecnicamente lo dimostra il design delle plastiche, aggiornato alla nuova generazione delle CRF, anche se il telaio e le componenti esterne a vista sono le stesse della 2019 vista a Tokyo. La ciclistica sembra ancora in fase prototipale con saldature grezze e un diverso cannotto di sterzo, mentre il motore/pacco batteria dà l'impressione di essere in fase più avanzata; il tutto deriva dalla stretta partnership tra Honda e Mugen (fondata da Hirotoshi Honda, figlio di Soichiro), specializzata in tecnologia elettrica applicata alle due ruote.

La moto del 2019

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COME È FATTA

Honda non ha diramato alcun dato tecnico, ma qualcosa dall'esterno si nota. Per esempio, è evidente l'assenza della leva del cambio, con il manubrio sprovvisto della leva della frizione sul lato sinistro. Nonostante lo "spazio disponibile" il freno posteriore resta a pedale. Ma a manubrio si trovano due pulsanti che, con tutta probabilità, permettono di selezionare la mappatura desiderata (eco/full power?). Il comparto motore resta piuttosto voluminoso per essere un propulsore elettrico e la cover esterna sul lato destro è interpretabile come un coperchio di un collegamento tra l'albero primario e quello del pignone. Perciò è molto probabile che all'interno ci sia una demoltiplica. A corredo, la presenza di un circuito di raffreddamento a liquido, con due piccoli radiatori sotto ai convogliatori. Più di così è difficile interpretare. Dovremo aspettare che Honda rispetti le promesse, schierando la moto in gara. In quale Campionato? Intanto, il 13 maggio a Barcellona parte l'inedito FIM E-Xplorer World Cup. Staremo a vedere.

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