Come ti sei trovato con la Fantic?
"La mia moto era originale; siamo andati alla Dakar con il modello che esce dalla fabbrica, appunto per fare sviluppo ed esperienza. L'obiettivo non era il risultato, ma portare a casa dati. I miei più grandi dubbi non erano sulla moto, che si è comportata bene, ma sul mondo rally in generale, non avendo mai affrontato tappe di questo tipo. Alla partenza della prima speciale per me era tutto nuovo, ho imparato man mano".
Ci racconti il primo problema tecnico che hai avuto e come lo hai risolto?
"Faccio una premessa: non avendo il marsupio, tutta l’attrezzatura con il necessario è sulla moto. Quando mi sono reso conto di avere un problema mi sono fermato, ho smontato la torretta di navigazione e il paraculla della mia Fantic per prendere le chiavi che mi servivano e sono andato alla ricerca di cosa non andava. Il primo problema che ho avuto è stato di natura elettrica, l’ho sistemato e sono ripartito. Poco dopo però la moto si è fermata nuovamente e non sono riuscito a ripartire. Ho chiamato l’assistenza con il telefono satellitare e sono tornato al bivacco con l'elicottero. Quando la moto è arrivata sotto la tenda del team, purtroppo solo nella mattinata seguente, abbiamo cercato il problema. Morale della favola? Tutta colpa di un filo spelato che ha fatto massa. La cosa bella e brutta di questa gara è che puoi prepararti su tutto, ma a volte una banalità ti ferma".
Diciamo che “aggiustare” la moto in mezzo al deserto non è come sistemarla in un bosco a 10 km dal primo bar.
"Hai colto perfettamente il punto, già cercare il problema che causa il malfunzionamento della tua moto non è facile e sistemarlo pure. Essere nel bel mezzo del deserto diciamo che non aiuta; le ho provate tutte, anche a farmi trainare, ma alla fine mi son dovuto ritirare".
Il secondo problema che hai avuto è stato “la classicissima” acqua nella benzina; è successo anche ad altri piloti? È un problema dell'Arabia Saudita?
"Esatto, non è successo solo a me, anche altri piloti sono incappati in questo inconveniente. Mason Klein è riuscito a travasare i serbatoi e usare solo benzina “buona”, Diego Llanos, della Rjeiu, si è fermato pure lui. Onestamente non te saprei dirtelo, diciamo che sono pompe benzina mobili, “voltanti” mi verrebbe da dire e la qualità non è sempre assicurata".