Qui siamo sul Monte Penna, in Umbria, durante la Transitalia Marathon 2018 e quello sterrato non rappresenta il mio ideale di divertimento in fuoristrada. Intendiamoci, non è che non mi ci diverta, ma non è il mio top. Del resto, troverei quel panorama meno affascinante se la strada fosse asfaltata.
Leventino è una cavalcata poco pubblicizzata, della quale, fino al 2019, non sapevo niente. Per puro caso ho visto un video che la riguardava e quello che si vedeva erano: giungla verde, sentieri di terra rossa, pioggia, fango, moto bloccate. Tutte cose che mi esaltano. Ho pensato: "Dev'essere in Vietnam. Anche il nome, Leventino, avrà a che fare con il Levante, quindi l'Est, da dove si leva il sole". Invece no: si tratta di un evento che si disputa a meno di 75 km in linea d'aria da Piazza Duomo a Milano. Una zona che conosco bene, perché lì si trovano le Rive Rosse, una sorta di luna park per le mountain-bike che frequento dagli anni 90. Successivamente uno degli organizzatori, appartenente al gruppo Motoenduristico “Tensione Sostegno" e soprannominato Cinghialollo, mi ha invitato a partecipare all'edizione 2021 che, causa Covid, è slittata alla primavera del 2022. Mi ha spiegato che, essendo la zona molto frequentata da ciclisti ed enduristi, per cercare di convivere il Leventino si disputa su due giornate: al sabato si va in bicicletta, il giorno dopo in moto. I percorsi sono, più o meno, gli stessi. Piacendo a me entrambi i mezzi, ero molto curioso di affrontare entrambe le giornate, perché non mi era mai capitato di affrontare gli stessi ostacoli prima con la bici, poi con la moto. Luogo di partenza e arrivo era Sostegno (BI), un piccolo paese posto subito a est delle Rive Rosse. Di questo evento ho parlato sul numero di giugno 2022 di Motociclismo FUORIstrada. Leventino pare che stia per Il piccolo evento (sempre che, nel darmi questa spiegazione, non mi stessero prendendo per i fondelli).