Il GP se l'è portato a casa Ruben Fernandez, grazie alla vittoria di gara 2. Secondo assoluto è Jeffrey Herlings e terzo Jorge Prado. Ma la tabella rossa è sulla GASGAS di Prado, forte del successo nella manche di qualifica del sabato. Il primo GP di stagione ha rispettato le aspettative, con manche tirate, livello altissimo, sorpassi e grandi battaglie, con i colpi di scena di qualche caduta di troppo. Pista bellissima, cornice di pubblico come ai bei vecchi tempi, tanta voglia di confrontarsi in gara, da parte di tutti. Sintetizzando: Fernandez ha sorpreso e senza un errore pagato caro alla fine di gara 1 sarebbe in testa al Mondiale. Legittimo chiedersi quanto l'assenza di Tim Gajser lo abbia reso più sereno. A supportarlo, senza dubbio, una HRC perfettamente accordata ed efficace sin dalla partenza. Herlings non ha stupito, ma ha puntato alla concretezza. Palesemente ancora molto rigido in sella, ha ottenuto un secondo posto di GP che ha un peso enorme, considerando la sua situazione. In una due giorni in cui molti sono finiti a terra, Jeffrey ha ottimizzato le sue possibilità e ha ottenuto un secondo posto in gara 2 che è un ottimo punto di partenza. Prado ha stupito, ma sul più bello è mancato. Impeccabile al sabato, perfetto in gara 1, ha faticato a venire fuori dal gruppo dopo una partenza meno perfetta in gara 2. Nel Mondiale è in testa, ma il suo andamento è lo stesso dello scorso anno: se parte primo non lo vede più nessuno, altrimenti fa più fatica ad emergere. Per fortuna la partenza è una sua qualità. Hanno deluso, in parte, le tre Yamaha. Partiti con i favori del pronostico, Jeremy Seewer, Maxime Renaux e Glen Coldenhoff si sono resi protagonisti più di cadute spettacolari che di risultati concreti. Per tutti e tre si è trattato di un weekend molto difficile ed è evidente che quello espresso non sia il loro livello. Benino gli italiani: Mattia Guadagnini ha fatto una bella seconda manche e ha chiuso il weekend ottavo assoluto, mentre Alberto Forato è undicesimo.