Come vi avevamo raccontato in questo articolo le novità per questa Dakar 2023 non mancheranno di certo, e l'incontro annuale tra il Comitato del Campionato Rally-Raid e i team manager dei relativi team, ha decretato l'introduzione di nuove norme per migliorare la sicurezza dei piloti (in speciale e non). Parte di queste saranno già in vigore al Rallye du Maroc e all'Andalucia Rally, in programma rispettivamente a inizio e fine ottobre.
In particolare sono stati aggiornati i criteri di omologazione dei caschi, andando a rimuovere la dicitura "ECE 22.05" e aggiungendo la "ECE 22.06" oltre a "SNELL 2015, SNELL 2020 R/D" e "JIS T8133:2015" che sono i requisiti minimi idonei a competere per il FRHPhe-02 (nuovo standard di omologazione per caschi FIM). Successivamente, sempre in tema abbigliamento, è stato affrontato il tema dei giubbotti con airbag; il comitato ha raccomandato l'uso del sistema a doppia cartuccia sia per la classe RallyGP sia per la Rally2. Molto probabilmente diventerà obbligatorio nel 2024, mentre nel 2025 per Rally3 e Quad. Questo tipo di protezione è in uso già dal 2020, con buoni risultati nella riduzione dei traumi, anche se ancora in stadio embrionale.
La ASO sta tenendo costantemente aggiornato un database degli incidenti che avvengono durante le gare di Rally-Raid e Coppa del Mondo, così da poter per monitorare in dettaglio ogni evento e avere uno storico su cui fare le dovute analisi.
Per quanto riguarda la guida è stato imposto a 160 km/h il limite di velocità massima raggiungibile e, inoltre, saranno aumentate le così dette "zone lente", ovvero, quei tratti in cui bisogna rispettare un limite di velocità imposto (il tutto controllato tramite GPS).