Motociclismo Fuoristrada

3 ottobre 2021 | | motociclismo fuoristrada D a quando Senna non corre più, da quando Baggio non gioca più, da quando mi hai lasciato pure tu, non è più domenica. Così cantava Cesare Cremonini qualche anno fa. L’avesse scritta oggi ci avrebbe messo dentro pure Valentino Rossi e Tony Cairoli. Due fenomeni del motociclismo accomunati da una straordinaria carriera e dal passaporto italiano. Due campioni, che abbiamo avuto la fortuna di apprezzare gara dopo gara, anno dopo DQQR FRQGLYLGHQGR OH JLRLH H OH GLIƼFROW¢ Entrambi sono arrivati a un bivio, quel momento in cui si è costretti a fare una scelta. In entrambi i casi è stata quella di fermarsi. O meglio, di smettere di fare certe cose. Il lato negativo è che non li vedremo più nella condizione in cui li abbiamo ammirati; quello positivo è che adesso si trovano entrambi a poter JRGHUH GHOOD OLEHUW¢ GL IDUH OH SURSULH scelte. Rossi ha preannunciato un futuro nelle 4 ruote, Tony una serie di iniziative H GL JDUH VSRW QRQ VDU¢ OD VWHVVD FRVD ma potremo godere ancora per un po’ delle loro gesta. Segno che se ne avessero DYXWR OD SRVVLELOLW¢ŷ PDJDUL DYUHEEHUR pure continuato. Perché carriere così ricche di successi non arrivano senza che a monte non ci sia una profonda passione per la moto, quella che non ti fa pesare L VDFULƼFL FKH WL SRUWD D VRIIULUH LQYHFH di rilassarti. Li capisci subito quelli che scendono in pista con questo fuoco e chi, invece, lo fa per “mestiere”. Sono quelli che smettono a 25-26 anni e poi vivono di rendita. Gli Stoner, per capirci. Perché c’è chi corre per vivere e chi vive per correre; quelli lì non smetteranno mai. Magari te li ritrovi a 74 anni al via della Sei Giorni come Alessandro Gritti o alla Dakar con 65 primavere, come Franco Picco. Finché VDU¢ FRV® VDU¢ VHPSUH GRPHQLFD Grazie Tony. » L’EDITORIALE « DOMENICA È SEMPRE DOMENICA di Marco Gua ldani

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