Motociclismo Fuoristrada 11-2020

111 novembre 2020 | | motociclismo fuoristrada Genio italico Negli anni ottanta, la rivoluzione nelle sospensioni dei modelli fuoristrada si chiama “monoammortizzatore”. 7DQWLVVLPH OH FRQƼJXUD]LRQL DGRWWDWH dai Costruttori. Una delle più originali è quella realizzata daAncillotti: lavora al contrario, ma funziona benissimo na delle più importanti innovazioni nel mondo del fuoristrada arriva dall’adozione della so- spensione monoam- mortizzatore posteriore. Buttati alle orti- che i due ammortizzatori “stereo” piazzati sui bracci del forcellone, ecco l’invasione GHO űPRQRŲ QHOOH YDULH FRQƼJXUD]LRQL FKH DIIROODQR OH PHQWL GHL SURJHWWLVWL GDO FDQ - tilever della Yamaha YZ (che si chiama Monocross e nasce nel 1973), al Pro-Link GHOOD +RQGD &5 DOOŮ8QL 7UDN VLJODWR .DZD - saki, al Full-Floater di Suzuki. Il monoam- mortizzatore reca nella sua costruzione GHL QRWHYROL YDQWDJJL PDJJLRUH HVFXU - sione, spostamento delle masse verso il baricentro, attacchi al telaio più robusti, diminuzione del momento di inerzia della moto, possibilità di montare un ammor- WL]]DWRUH GL PDJJLRUL GLPHQVLRQL H SL» HIƼFLHQWH PLJOLRUH FDSDFLW¢ QHOOŮDVVRUELUH OH IRUWL HQHUJLH JHQHUDWH GDL FROSL GHJOL DWWHUUDJJL GDL VDOWL H VXSHULRUH WUD]LRQH LQ accelerazione sulle asperità. Anche dalle nostre parti non mancano OH FRQƼJXUD]LRQL RULJLQDOL FRPH LO 3XOO 6KRFN 6\VWHPGL$QFLOORWWL /D&DVD ƼRUHQ - WLQD KD SURSRVWR VROX]LRQL DOOŮDYDQJXDUGLD QHO VXR SHULRGR GL PDVVLPR IXOJRUH LGH - ando e mettendo a punto soluzioni inno- YDWLYH LO FDQQRWWR GL VWHU]R FRQ FXVFLQHWWL D UXOOL FRQLFL UHJLVWUDELOL LO IRUFHOORQH PRQ - tato su silent-block, l’avancorsa variabile, il 3UR 'LYH 6\VWHP XQ SDUWLFRODUH DQFRUDJ - JLR GHO IUHQR SRVWHULRUH $OEHUWR $QFLOORWWL FKH FRQ LO IUDWHOOR PDJJLRUH 3LHUR VL WURYD DOOD JXLGD GHOOŮD]LHQGD IRQGDWD GDO SDGUH Gualtiero, così racconta qual è stato l’ap- SURFFLR WHFQLFR GHO 3XOO 6KRFN “Nel 1980 l’Uni-Trak dellaKawasaki era uno dei sistemi di sospensione mono tra i più interessanti. In questo caso l’azionamento avveniva in compressione, cioè c’erano due puntoni che pigiavano sulla bielletta, che a sua volta pre- meva sull’ammortizzatore. Una delle prime considerazioni che ho fatto è stata: anziché far si che sia il forcellone ad azionare il si- stema ammortizzante tramite due puntoni, non sarebbemeglio rovesciare il tutto e farlo lavorare a trazione? Il vantaggio mi risulta- va lapalissiano. Ogni cosa messa in trazione tende ad allinearsi e non ha componenti la- terali, cosa che non succede nel caso oppo- U » EPOCA - ANCI LLOTT I PSV 250 RG «

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