16 September 2017

Cairoli invisibile? “Sui media sportivi solo calcio e Rossi. FMI deve fare di più”

Antonio Cairoli, 9 volte Campione del Mondo (come Valentino Rossi…), è uno dei personaggi più importanti della storia degli sport motoristici. Ma i media praticamente lo ignorano… Ecco quali sono i motivi secondo i nostri lettori
1/25 MXGP 2017, la stagione di Tony Cairoli: in Germania arriva la terza vittoria stagionale
1/25 MXGP 2017, la stagione di Tony Cairoli: in Germania arriva la terza vittoria stagionale

9 titoli mondiali, per Cairoli, ma non quelli dei giornali

La tappa olandese del Mondiale MXGP 2017 ha incoronato Tony Cairoli campione del Mondo motocross per la nona volta. Tonino è una superstar, una leggenda del motocross e dello sport in generale, uno che ha vinto gli stessi mondiali di Valentino Rossi e Mike Hailwood, per dire… E per di più è italiano. Quindi perché, invece di guadagnarsi titoloni in prima pagina o mega servizi televisivi, le imprese del pilota di Patti non sono celebrate come meriterebbero?
Secondo i 4.821 partecipanti al nostro sondaggio, è un problema culturale tutto italiano, che investe il mondo dello sport e dell’informazione sportiva, ma anche un po’ la modalità un po’ “esclusivista” con cui gli appassionati di sport motoristici indirizzano la propria attenzione.
Tony Cairoli campione del Mondo MXGP 2017

È un problema culturale

Innanzitutto c’è la vecchia questione dello spazio riservato agli sport “maggiori” rispetto a quelli considerati di secondo piano. Un quarto dei votanti ritiene che in Italia conti solo il calcio; un altro 16,8% pensa che da noi le gare di moto significhino solo MotoGP (e in effetti anche la SBK non è che venga poi seguita più di tanto…). Perché tutto ciò? Secondo il 33,9% dei partecipanti al sondaggio è una questione di soldi: il motocross ne porta pochi, in quanto sport poco seguito (come ritiene il 18,2% dei votanti). Sulla presunta scarsa medianicità del pur leggendario Cairoli, invece, ben pochi puntano il dito: solo il 6.1%.
Cairoli festeggia con la sua Jill il 9° titolo mondiale cross vinto in Olanda

I media sportivi hanno più colpa di quelli generalisti

Ovviamente, le lamentele per la poca visibilità riservata a Cairoli e al cross sono rivolte certamente ai media generalisti (32,6%), ma ben il 54,5% dei votanti pensa che siano in realtà i media sportivi i principali indiziati. Importante anche rilevare che per il 10,5% anche i media specializzati nel mondo dei motori hanno qualcosa da farsi perdonare…

Tante soluzioni, ma il cross resta uno sport di nicchia

Ma se nemmeno un 9 volte iridato italiano riesce a far parlare di cross, come dovrebbe cambiare questo sport per diventare “appetibile” ai nostri media? Per il 44,8% dei votanti la Federazione dovrebbe impegnarsi di più per promuovere questo sport. Molto pochi quelli che vorrebbero più gare in Italia (1,4%), un pilota più “personaggio” di Cairoli (4%) o una Casa italiana impegnata nelle gare (6%).
La soluzione potrebbe essere l’interessamento di un grande sponsor italiano (9,7%) o la realizzazione di grandi eventi pensati specificamente per lo show, al di là del puro aspetto sportivo. Secondo l’11,8% dei votanti attirerebbero di più l’attenzione di chi non è già appassionato.
Non si può però non sottolineare che il 22,2% dei partecipanti al sondaggio pensa che cross sia troppo di nicchia, quindi condannato all’invisibilità…
Tony Cairoli

Il cross in TV? Lo guarderei, meglio se in chiaro

Peccato perché, secondo il nostro sondaggio, il pubblico potenziale per il cross in TV ci sarebbe anche: il 91% dei votanti dichiara che seguirebbe le gare di cross in TV, se fossero trasmesse. Il 43,6% dei votanti lo farebbe senza alcun distinguo; il 37,5% solo se le gare fossero in chiaro (solo l’1,8% sarebbe disposto a pagare…); l’8,1% solo se non ci fossero concomitanze con altri eventi.
Il restante 9% è diviso esattamente a metà tra chi non ama il cross e chi comunque preferisce trascorrere il tempo in altro modo che stando davanti alla TV.

I video di Motociclismo Fuoristrada

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