Motociclismo Fuoristrada 07-2018

Dopo aver testato le catene da enduro (con o-ring) il mese scorso, passiamo ad analizzare quelle del cross, cioè semplici. Ma è proprio l'assenza dell'anello di guarnizione che rende questi componenti meno rudimentali di quello che si potrebbe pensare. Ne abbiamo messe al banco sette, delle stesse marche del numero scorso, facendo una scoperta inaspettata 23 MOTOCICLISMOFUORISTRADA | 7 2018 di Riccardo Capacchione “strattoni” che potremmo tradurre in “urti” se li consideriamo applicati ai perni della catena, i quali tramettono questa coppia pulsante alle bussole in cui sono alloggiati, realizzando un sistema di trasmissione della coppia “flessibile”. In soldoni, i perni della catena devono essere “resilienti” cioè capaci di resistere agli urti, oltre che “resistenti”. UNA VITA DI STENTI Non dimentichiamo che polveri sottili, pietrisco fine, il tutto miscelato spesso nell’acqua di pozzanghere e fango, costituiscono una vera e propria “pasta abrasiva”che si insinua tra i perni e le bussole. Per di più, il pietrisco quarzifero molto diffuso e altri minerali costituenti il terriccio si rivelano molto efficienti nel rovinare la nostra bella catena appena montata, provocandone un’usura molto rapida se i componenti la catena stessa non sono stati ben progettati. Pensate un attimo a quel che accade quando dello sporco molto abrasivo si trova nella zona in cui perno e bussola sono in contatto, sollecitati dalla trazione a percussione generata dal motore e il tutto avviene mentre i due componenti sono in rotazione relativa, lungo un arco di parecchi gradi. Condizioni peggiori sono difficilmente riscontrabili, soprattutto se aggiungiamo la quasi totale assenza di lubrificante. Già, perché anche se un diligente meccanico, prima della partenza di una sessione offroad, applicasse correttamente l’ultima novità tra i “grassi per catene” (sul lato della catena rivolto verso le ruote dentate, avendo cura di lubrificare i fianchi dei rulli e lo spazio tra le piastre esterne e interne, aspettando circa 20 minuti prima di partire per dare modo ai solventi del prodotto di evaporare), sarebbero sufficienti alcuni km di “sbatacchiate” e di strattoni di coppia motrice per dire addio alla lubrificazione completa della catena. A tutto, però, c’è rimedio e quanto detto spiega le particolarissime soluzioni adottate sulle catene da offroad prive di o-ring. Considerando ogni difficoltà che una catena senza o-ring deve affrontare nell’offroad, verifichiamo le soluzioni escogitate da ingegneri

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