Addio elettrico, il nuovo motore è pronto a ridefinire il futuro. Lo hanno sviluppato in Asia ed è una vera svolta.
Il futuro dell’industria dei motori è ancora tutto da scrivere. La certezza è la necessità, su spinta di tutte le principali istituzioni internazionali, di raggiungere quanto prima una mobilità sostenibile e veicoli a basso impatto ambientale. Le modalità con cui arrivare a questo traguardo, però, sono ancora oggetto di forte dibattito. L’elettrico è la strada che sino ad oggi è stata percorsa con maggiore convinzione da politica e aziende, nella speranza che i veicoli a batteria potessero rapidamente sostituire i motori a combustione. La risposta, però, è stata positiva solo in parte: gli alti costi di produzione e una domanda che in molti mercati centrali (come quello europeo) fatica a decollare, hanno messo in grossa difficoltà le aziende e messo in luce le esigenze del mercato.
Conciliare tutto non è semplice, per questo le aziende, pur puntando sull’elettrico, stanno continuando a guardare anche a soluzioni alternative e a sperimentare possibili nuovi scenari. L’ultimo è un motore prodotto in Asia che potrebbe aiutare a superare i limiti sino ad ora mostrati dall’elettrico.
La Cina è ormai un vero colosso nell’ambito dei motori, e ha investito molto sia nel settore delle automobili che in quello delle moto. Proprio su quest’ultimo fronte, dal Paese del Dragone arrivano importanti novità su un nuovo motore ibrido (tra i più gettonati oggi sul mercato proprio perché capace di compensare sia i limiti dell’elettrico che, almeno in parte, quelli dei motori termici).
Benda sta sviluppando un nuovo motore boxer bicilindrico ibrido con cambio automatico, che sfrutta il due cilindri a benzina unito ad un motore elettrico sottostante. Il motore, che è stato presentato durante il salone CIMA di Qjonqjing con il prototipo Benda P51, in Cina, dovrebbe avere una potenza da 70 CV di potenza e 100 Nm di coppia. L’accelerazione da 0 a 100 km/h dovrebbe essere di appena 3 secondi. Sarà disponibile con cambio automatico, mentre per quanto riguarda la trasmissione si potrà scegliere se optare per albero cardanico oppure a catena. Dovrebbe arrivare sul mercato già nel 2026, ed essere disponibile anche per il mercato europeo. Potrebbe dare una importante spinta in avanti alla diffusione di questo tipo di veicoli su questo mercato.
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