Assenza importante in MotoGP, con il pilota che non ha potuto scendere in pista.
La stagione 2025 deve solo aspettare di andare definitivamente in vacanza, perché con la giornata di oggi ha incoronato per la settima volta, se si considera solo la MotoGP come vuole Liberty Media, quella leggenda vivente di Marc Marquez. Lo spagnolo ha chiuso al secondo posto dietro al compagno Pecco Bagnaia, ma questo gli è bastato comunque per vincere matematicamente il titolo iridato.

Un giorno che Marquez non dimenticherà mai, perché dopo tutti i problemi fisici che ha dovuto superare dal 2020 in poi, forse nessuno sarebbe riuscito a tornare come ha saputo fare Marc. Pedro Acosta ha parlato a Misano di come si tratti di uno dei più grandi “ritorni” della storia dopo un infortunio e non si può dargli torto.
Il titolo di campione del mondo della MotoGP rimane dunque in terra spagnola, dopo che nel 2024 il numero uno era stato Jorge Martin. L’attuale pilota della Aprilia non ha vissuto un’annata brillante e in Giappone ne ha combinata un’altra che deve iniziare a far riflettere la scuderia veneta.
Martin ancora infortunato: un errore che gli costa la gara in Giappone
Pronti via e la Sprint Race ha visto la Aprilia ufficiale dover guardare la gara come semplice spettatrice. Non solo Jorge Martin ha completamente sbagliato la manovra di sorpasso, ma a peggiorare il tutto ci ha pensato il fatto di aver colpito il compagno di squadra Marco Bezzecchi, facendo terminare anche a lui la prova rapida.

La caduta però ha comportato l’ennesimo infortunio in stagione di Martin, con la frattura scomposta della clavicola destra che non gli ha permesso di scendere in pista in occasione della gara di Motegi. Si tratta dell’ennesimo infortunio stagionale e sono sempre derivati da errori dello spagnolo in pista, più o meno evidenti.
Questo finale di stagione avrebbe dovuto essere sfruttata solo per conoscere meglio l’enorme potenziale dell’Aprilia, visto il rendimento di Bezzecchi. Il talento di Martin non si discute, ma nel 2024 sembrava finalmente aver accantonato quell’irruenza che lo aveva molto limitato in passato. La casa veneta ha bisogno di piloti concreti per la propria scalata alla ricerca di abbattere la distanza con la Ducati, ma così facendo si deve iniziare a pensare seriamente alla candidatura del Bez come pilota di punta per il prossimo anno.