DAKAR 2017, 3 TAPPA: BARREDA SHOW

San Miguel de Tucumán si svegliò il 4 gennaio 2017 con l’aria ancora fresca e rarefatta, ma già c’era chi scaldava i motori per affrontare una delle giornate più impegnative della Dakar.

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Joan Barreda Bort, in sella alla sua Honda, partì con la determinazione di chi non vuole solo correre ma imprimere il proprio nome nella storia. La terza tappa, lunga e tortuosa, da San Miguel de Tucumán a San Salvador de Jujuy, prometteva salite, pietre e cambi repentini di terreno. La luce del mattino disegnava ombre lunghe sulle montagne argentine mentre i piloti affrontavano i primi chilometri di speciale.

Barreda fin dai primi tratti mostrò un passo diverso. Non era soltanto velocità: era precisione nella navigazione, capacità di leggere il terreno e aggressività nei momenti giusti. Alle sue spalle Sam Sunderland su KTM tentava di non perderlo di vista, mentre Paulo Gonçalves, compagno di squadra, cercava di proteggere i colori Honda. I tratti più difficili della Puna mettevano a dura prova resistenza e lucidità, ma Barreda filava via come un fiume in piena, costruendo un vantaggio che cresceva curva dopo curva. Ogni duna, ogni pietra sembrava assecondarlo. Le altitudini elevate, che potevano fiaccare chiunque, non sembravano scalfire la sua concentrazione.

Quando tagliò il traguardo a San Salvador de Jujuy, lo fece con un distacco enorme: 13 minuti e 29 secondi su Sunderland e 17 minuti e 20 secondi su Gonçalves. Numeri che in una Dakar significano dominio assoluto. Barreda conquistò anche la leadership della classifica generale, trasformando quella giornata in un punto di svolta emotivo per la sua squadra. Nel bivacco si commentava sottovoce che la Honda non vedeva un vantaggio simile da tempo, e i volti del team rivelavano orgoglio e speranza. Persino gli avversari riconobbero la grandezza della sua prova: Walkner, Quintanilla e Van Beveren sapevano che quella vittoria poteva cambiare gli equilibri della corsa.

Un giorno leggendario e un futuro ancora aperto

Quella sera, tra le tende illuminate e i meccanici indaffarati, si respirava l’aria tipica delle giornate memorabili. “Oggi è Barreda il pilota da battere”, dicevano molti. Lui, con il sorriso stanco e la polvere ancora sul volto, sapeva bene che la Dakar non perdona: bastano un errore di navigazione o un guasto per ribaltare tutto. Ma per un giorno intero aveva dettato legge, dimostrando che il talento e il coraggio possono fare la differenza su qualsiasi terreno.

Il prosieguo della corsa, però, non gli regalò il trionfo assoluto. Penalità, condizioni meteo difficili e qualche episodio sfortunato lo allontanarono dalla vittoria finale, che andò a Sunderland. Barreda concluse comunque al quinto posto, con più tappe vinte di chiunque altro: un segno della sua velocità e del suo spirito combattivo.

Oggi Joan Barreda continua a vivere nel mondo dei rally-raid. Dopo anni con Honda, nel 2023 ha firmato con Hero MotoSports per affrontare nuove sfide, incluso il Dakar 2024. Rimane uno dei piloti con più vittorie di tappa nella storia della competizione e, nonostante cadute e infortuni recenti, non ha smesso di inseguire il sogno di una vittoria generale. Barreda è ancora lì, tra sabbia e pietre, a dimostrare che la sua fame di Dakar non si è mai spenta.

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