Un dominio assoluto quello di Ducati in MotoGP. Una statistica conferma emblematicamente come il team italiano sia ormai in pieno controllo della categoria regina del Motomondiale
Con ancora quattro GP da disputare, il Mondiale di MotoGP non ha più verdetti da emettere. Tutta “colpa” della Ducati che ha dominato sia la classifica piloti con Marc Marquez che quella dei costruttori nella quale ha letteralmente surclassato Aprilia, KTM e Honda.

Su 18 GP fin qui disputati solo due non hanno visto una Ducati sul gradino più alto del podio, quelli di Le Mans e Silverstone disputati lo scorso maggio e vinti rispettivamente da Zarco e Bezzecchi. I restanti 16, invece, hanno avuto sempre un pilota Ducati al primo posto ovvero Marc Marquez, Bagnaia, Alex Marquez e, per ultimo, Fermin Aldeguer che ha conquistato il suo primo successo in carriera in MotoGP in Indonesia con il team Gresini.
Grazie all’exploit del giovane pilota iberico, considerato già un possibile erede di Marquez, la Ducati ha prolungato un’incredibile statistica che conferma ulteriormente il dominio assoluto del costruttore italiano in MotoGP in questo decennio.
Ducati dominante in MotoGP, questa statistica dice tutto
Come riporta Gazzetta.it, con la vittoria di Aldeguer e il terzo posto di Alex Marquez in Indonesia, è arrivata a 84 la serie di podi consecutivi conquistati dalla Ducati in MotoGP. L’ultima che una moto di Borgo Panigale non si è classificata tra le prime tre è stato nel GP di Silverstone del 2021 vinto da Fabio Quartararo su Yamaha, davanti ad Alex Rins e Aleix Espargaro, quest’ultimo terzo grazie al sorpasso su Jack Miller all’epoca pilota del team factory Ducati.

Dal GP successivo di Aragon del 12 settembre 2021 a quello di Indonesia dello scorso weekend, c’è sempre stato un pilota alla guida di una Ducati tra i primi tre della classifica. Ottantaquattro podi di fila con i quali Ducati ha superato il precedente record ottenuto da Honda che, negli anni ’90, era arrivata ad 83. Una striscia cominciata al GP di Jarama (in Spagna) nel 1993 e terminata a Imola nel 1999 in sei anni considerato che, all’epoca, il calendario del Motomondiale prevedeva meno gare rispetto a quelle recenti.
Un record che la Ducati, verosimilmente, ritoccherà nelle ultime quattro gare che si disputeranno in Australia, Malesia, Portogallo e Valencia. Nelle prime due non ci sarà Marc Marquez. Il campione in carica si prenderà tutto il tempo necessario per guarire dalla frattura alla clavicola subita in Indonesia nella collisione con Marco Bezzecchi. Un’occasione ghiotta, la sua assenza, per i rivali in particolare per Alex Marquez, Bagnaia e Bezzecchi che si stanno contendendo il secondo e terzo posto nella classifica del Mondiale. Al momento, Alex è avanti di 88 punti su Pecco che ne ha a sua volta 20 di vantaggio su Bezzecchi.