Le Harley Davidson sono tra le moto più amate al mondo, ma ora arriva un maxi scooter che la ricorda moltissimo.
Ci sono delle aziende che hanno dimostrato nel corso della propria storia di sapersi imporre nell’immaginario collettivo come pochissime altre hanno saputo fare. Ci sono ben pochi dubbi sul fatto che in questa categoria vi rientri con pieno merito la Harley Davidson.
La casa statunitense ha saputo lanciare una serie di moto di indubbio valore, dimostrando di poter unire da un lato prestazioni e dall’altro uno stile davvero mai visto prima. Inoltre la casa americana si è rivelata come colei che ha permesso di unire sotto un unico simbolo migliaia di appassionati.
I biker si sa che amano stare insieme, ma con gli harleysti si sono toccati dei picchi incredibili. Un legame unico e che non si può scindere, dunque anche tutti coloro che cercano di “imitarla” devono fare i conti con la storia. Lo si vede anche nel momento in cui si dà vita a dei particolari maxi scooter, come quest’ultimo che con il suo stile può davvero rappresentare una delle grandi sorprese sul mercato.
In passato non sono di certo mancati coloro che hanno provato a rinnovare il mercato delle moto e degli scooter con dei progetti all’avanguardia. Lo si vede perfettamente anche nel momento in cui si ha modo di parlare del progetto della Maico-Mobil, azienda tedesca che negli anni ’50 era diventata molto rinomata e apprezzata.
L’intento era quello di dover progettare delle moto o degli scooter che fossero eleganti, ma soprattutto pratici e basso costo. Del resto anche la Germania si trovava a dover raccogliere i cocci dopo il disastro della seconda guerra mondiale, come la Maico-Mobil che in qualche modo si presentò come la risposta teutonica alla Vespa.
Un modello molto comodo, il quale puntava sullo stile possente, quasi da piccola navicella. Il motore che montava al proprio interno era un monocilindrico da 150 di cilindrata e che aveva modo di erogare un massimo di 6,5 cavalli. Nel 1952 nacque anche la versione potenziata, con questa che virava invece su 174 di cilindrata e con erogazione da 9 cavalli. Un max scooter che si presentava come all’avanguardia e al passo con i tempi, con il prezzo del tempo che, al cambio di allora, era di soli 600 euro, ma oggi vale una fortuna, se ben conservato anche 25 mila euro.
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