Tra le moto più ricercate dai collezionisti c’è anche un modello tutto italiano che ha fatto davvero la storia.
Ci sono delle moto che hanno fatto la storia nei decenni scorsi e ancora oggi esercitano un grande fascino tra gli appassionati delle due ruote. Alcune di queste sono le moto che hanno dominato la scena negli anni ’70: un esempio è chiaramente la Moto Guzzi V7 Sport, ovvero il modello di moto turistico-sportiva – nota anche con il nome ‘Bassotto’ – principale della Casa di Mandello.
La svolta avvenne nel 1967, anno in cui la Moto Guzzi – dopo un periodo non semplice a causa della morte del fondatore Carlo Guzzi – venne assunta dalla SEIMM che spinse verso il mercato dei ciclomotori. L’obiettivo era soprattutto quello di ridare al marchio un’immagine sportiva che nel corso degli anni precedenti era andata perduta.
Romolo De Stefani incaricò quindi Lino Tonti della realizzazione della Moto Guzzi V7 Sport. Tonti riuscì nell’impresa lavorando nella sua cantina assieme al collaboratore Alcide Biotti, andando a creare quel telaio ‘rosso’ che divenne poi una delle caratteristiche principali della Casa di Mandello per moltissimi anni.
Nel 1971 venne quindi realizzata la pre-serie della V7 Sport, dove spiccava proprio il telaio verniciato in rosso: furono prodotti solo 150 esemplari ma il riscontro fu elevatissimo. Per questo a novembre ’71 la nuova moto venne presentata ufficialmente a Milano. Tra i dettagli principali dell’iconico veicolo a due ruote è bene ricordare soprattutto il motore bicilindrico a V di 90°, in grado di erogare una potenza da 72 CV SAE a 7.000 giri al minuto.
La Moto Guzzi V7 Sport riusciva quindi a raggiungere una velocità massima di 208 km/h e garantiva un livello prestazionale paragonabile a quello di moto giapponesi molto celebrate come ad esempio la Honda 750 Four. Il telaio realizzato da Lino Tonti era inoltre abbinato agli ammortizzatori Koni regolabili. Infine la nuova moto di Guzzi presentava dei freni a tamburo da 220 mm e i cerchi Borrani da 18”.
Il successo della Moto Guzzi V7 Sport fu straordinario: dopo i 150 esemplari della pre-serie il noto marchio ne vendette altre 3.541 unità nonostante un prezzo tutt’altro che basso (poco meno di un milione e mezzo di lire). Negli anni successivi Moto Guzzi ha lanciato anche altre versioni, tra cui la 750 S del 1974 e la 750 S3 l’anno successivo. Moto che ancora oggi fanno breccia nel cuore degli amanti delle due ruote e ovviamente anche dei collezionisti.
Un test molto importante e atteso che sta facendo discutere da giorni: la Ducati ha…
Costa 850 euro e non lo hai mai sentito nominare: questo scooter fa impallidire l'Honda…
Questa Rolls Royce giapponese è pronta a conquistare tutti: extra lusso: ha un colosso dei…
Quando vai in moto non dimenticarti questi accessori: non serve solo il casco, devi avere…
Ancora una volta è tempo di ammirare le novità di casa Yamaha e questa volta…
La Harley Davidson è il sogno di tutti i biker, ma ora dall'Italia arriva una…