La nuova moto italocinese è pronta a conquistare davvero tutti: il prezzo è da paura e la qualità altissima, c’è già la fila
Come poter sbaragliare il mercato delle due ruote battendo tutta la concorrenza? Unendo le forze. Devono aver pensato questo un noto marchio cinese ed un brand italiano conosciuto nel realizzare la nuova crossover. E così è nato il crossover pronto a conquistare tutti.
Ha visto la luce quello che era inizialmente un prototipo Lucky Explorer nato negli stabilimenti di Schiranna. L’ingresso di KTM nella compagine azionaria di MV Agusta ha invece dato vita alla ADV 600. Il progetto si è evoluto fino a vedere la nascita della crossover attraverso a solide relazioni industriali dopo che è passato nelle mani del gruppo Qianjian che controlla già Keeway e Benelli TRK 502.
Una volta bastava una marca nota per farsi largo tra le moto di media cilindrata. Oggi le cose sono cambiate, e la nuova QJ Motor ADV 600 lo dimostra bene. Dietro la sua silhouette da trail moderna, si nasconde una storia fatta di incroci tra marchi storici, progetti lasciati a metà e sinergie internazionali che, nel giro di pochi anni, hanno ridisegnato il panorama motociclistico.

Il cuore della moto è un bicilindrico in linea da 554 cc, lo stesso che ha già convinto gli utenti della Benelli TRK 502, ma qui rivisto e adattato. A colpire non è solo la tecnica, ma anche l’evoluzione del progetto. Come abbiamo visto, infatti, il prototipo ha iniziato a prendere forma in maniera più concreta, fino alla ADV 600 che oggi si prepara al debutto ufficiale.
Lo stile è senza dubbio europeo, con linee ispirate al gusto italiano, ma la produzione è cinese, il che consente di contenere i costi senza rinunciare a una dotazione tecnica interessante.
QJ Motor ADV 600: le caratteristiche
Telaio a traliccio in acciaio, ruote a raggi da 19” davanti e 17” dietro, posizione di guida turistica ma non troppo rilassata: l’equilibrio è quello giusto per chi cerca una moto versatile, in grado di affrontare l’asfalto cittadino e i viaggi con lo stesso comfort. L’attenzione agli accessori — dalle borse alle protezioni sottoscocca — conferma la vocazione da tourer da medio raggio, pensata per chi non vuole rinunciare al piacere della guida, ma cerca anche qualcosa di concreto per il quotidiano.
La nuova QJ ADV 600 pic.twitter.com/BKRHrvFusf
— El criticon (@Elcriticon52714) September 25, 2025
Certo, chiamarla “600” quando la cilindrata reale è 554 cc può sembrare una furbata da marketing, ma in fondo è una scelta comune nel mondo moto, soprattutto quando si vuole presidiare un segmento competitivo come quello delle medie cilindrate.
Ciò che incuriosisce, più della scheda tecnica, è il contesto in cui nasce questa moto. Da un lato, l’esperienza progettuale italiana; dall’altro, i vantaggi produttivi e commerciali del colosso cinese. Una formula che funziona, almeno sulla carta, ma che lascia aperti alcuni interrogativi.
Come sarà la qualità costruttiva? E l’assistenza post-vendita in Europa sarà all’altezza? La ADV 600 potrebbe essere presentata ufficialmente al prossimo EICMA di Milano, e a giudicare dai documenti di omologazione già pronti, il lancio è ormai imminente. Saranno poi i motociclisti — quelli veri, su strada — a dire se questa fusione di know-how italiano e produzione cinese può davvero dare vita a una moto capace di lasciare il segno.