Occasione di lavoro eccezionale, con i 1000 euro in più al mese che fanno sicuramente gola.
In questi anni non è davvero facile riuscire a trovare un posto di lavoro e soprattutto diventa ancora più complicato trovare una soluzione che sia sul lungo periodo. Molti giovani comunque dimostrano di non avere più la vecchia ossessione del “posto fisso”, ma cercano sempre di più delle collaborazioni per gestire anche il tempo a propria disposizione.
Proprio questo aspetto ha reso sempre più complicato il processo di assunzioni per quelle aziende che in passato dovevano dire moltissimi no. Entrare nei trasporti pubblici per tanti era un vero e proprio sogno, ma ora i tempi sono cambiati e ci sono altri intenti.
Lo si vede con ciò che deve fare l’ATM di Milano per poter far sì che sempre più persone possano candidarsi per il ruolo di autista di autobus. Finalmente però diventa necessario per poter assumere personale aumentare sensibilmente lo stipendio, con questa pratica che deve diventare la normalità e non più un qualcosa di eccezionale.
A Milano vi è un vero e proprio problema legato agli autisti di autobus, motivo per il quale l’ATM del capoluogo lombardo ha deciso di prorogare fino al giugno 2026 la proposta di aggiungere 1000 euro in più al mese per tutto coloro che decidono di posticipare la pensione di almeno tre mesi. Naturalmente si tratta di una soluzione lorda, ma è già meglio di niente.
Sarebbe necessario cercare di offrire degli stipendi degni di questo nome anche ai giovani e a coloro che vogliono entrare nel mondo del lavoro. Le collaborazioni ormai portano dei ricavi pari, se non superiori, a quello di uno stipendio medio, ma con molta più flessibilità. Siccome questo è diventato uno degli aspetti prioritari, se le aziende del “posto fisso” vogliono essere competitive, allora devono alzare sensibilmente gli stipendi.
Fino al 30 giugno dunque ATM Milano proroga l’incentivo di ritardare la pensione di alcuni autisti, con l’obbligo che sarà almeno di 21 guide al mese, ma è solo un voler mettere le polvere sotto al divano. Serve una concreta rivoluzione dell’amministrazione pubblica, altrimenti continueranno a esserci dei buchi nel settore e non basta di certo un incentivo del genere.
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