Il prezzo di benzina e gasolio cambia nuovamente alla pompa di benzina e la beffa è totale: il motivo è da non credere, furia degli automobilisti

In un momento davvero difficile e complicato per il mondo dell’automotive, con i prezzi delle auto che non accennano a diminuire, sono ben altri i problemi. Non si tratta solo di acquistare vetture versando l’intero importo del costo, ma anche di riuscire a mantenere un’auto.
Sono proprio quelli i costi alti, quasi insostenibili. A partire dall’assicurazione che in alcune zone d’Italia raggiungono vette davvero elevate: oltre i mille euro l’anno per una citycar media se non avete la fortuna di esser in prima classe. Ed il salasso è garantito per chi acquista per la prima volta un’auto e non ha mai avuto una vettura assicurata.
Altri costi davvero elevati sono quelli del bollo auto ma anche e soprattutto quello dei carburanti. Già, una vera e propria guerra per quanto riguarda il prezzo di benzina e gasolio che negli ultimi anni è salito a dismisura.
Accise benzina, nuova beffa per gli automobilisti: cosa sta accadendo
A partire dal maggio scorso, però, la sorpresa è stata davvero amara per quanto riguarda gli automobilisti che hanno un’auto alimentata a gasolio. Una vettura che ha costi più elevati alla concessionaria, da ammortizzare però proprio alla pompa in virtù di consumi più ridotti.
Ed invece, ora la beffa è totale. Ciò che aveva previsto il Governo è andato in scena a partire dal maggio scorso. Il prezzo della benzina leggermente diminuito, quello del diesel aumentato per un pareggio esatto delle tasse. Un riallineamento delle accise sui carburanti che ora non sarà più graduale, di 1-1,5 centesimi all’anno fino al 2030.

Nella Legge di Bilancio del 2026 prossima all’arrivo in Parlamento e già approvata dal Consiglio dei ministri, prevede che a partire dall’1 gennaio 2026 le tasse su benzina e gasolio saranno uguali, di 0,6726 euro al litro (€/l). Di fatto il risultato finale è una riduzione di 4,05 centesimi al litro sul prezzo della benzina a fronte di un aumento di 4,05 centesimi al litro.
Come spiega il Codacons, saranno ben 16,6 milioni di automobilisti che per un pieno spenderanno 2,47 euro in più per un totale di 59,3 euro all’anno. Incremento che, al contempo, non corrisponde una riduzione della benzina: quando l’accisa è aumentata di 1,5 centesimi, i ribassi sono stati minimi della benzina nonostante il prezzo del gasolio sia salito.
Secondo Unem, il “maggior gettito fiscale” sarà di “circa 2 miliardi di euro nel periodo 2026-2030”.





