Dieci conversazioni che hanno acceso l’anno dei motori: una playlist da rivedere, scorrere, mettere in pausa e riprendere più tardi. Da Melandri a Schwantz, passando per Pedrosa, Lorenzo, Pernat: le avete viste tutte?
C’è un filo che tiene insieme una stagione. A volte non è un sorpasso o una carenata. È una frase detta con calma in un’intervista. Un dettaglio tecnico, un ricordo, una crepa che fa entrare luce. In questa retrospettiva di MotoGP 2025 abbiamo raccolto le 10 interviste più richieste e discusse. Non c’è un ranking ufficiale: le scelte nascono da visualizzazioni, tempo di visione e commenti sui nostri canali nel 2025; i numeri puntuali non sono pubblici, ma l’ordine riflette l’interesse reale. I titoli e i risultati citati sono verificabili su fonti come FIM e MotoGP.com.
Prima di entrare nella lista, una premessa. Le voci che tornano di più non sono sempre quelle che hanno vinto di più. Spesso contano chiarezza, onestà, capacità di farci vedere la pista da dentro. Ed è lì che scatta il clic. Il pubblico riconosce una storia vera quando la sente.
Dani Pedrosa non è solo un ex campione (125cc 2003; 250cc 2004-2005). È un collaudatore KTM che parla di aerodinamica e gomme con precisione chirurgica. Quando spiega come cambia una moto con 2 mm di ride-height, capisci perché le gare si decidono in centesimi.
Jorge Lorenzo porta un’altra chiave: la geometria della traiettoria, l’arte di “pulire” una curva. Non serve essere d’accordo su tutto: serve ascoltare e confrontare.
Carlo Pernat fa da sismografo del mercato piloti. Non sempre ci sono dati confermabili in tempo reale: quando mancano, lo segnaliamo. Ma i suoi scenari aiutano a leggere le mosse dei team.
Kevin Schwantz è memoria viva del due tempi. Parla di rischio, di 500cc, di cosa resta uguale quando cambia tutto. Le sue riflessioni sulla sicurezza sono solide e verificabili alla luce dell’evoluzione regolamentare FIM.
Marco Melandri ha il dono della franchezza. Confronta epoche, racconta il lavoro nel box e la mentalità. Non indora, non demolisce: mette a fuoco.
1) Marco Melandri – Il peso dei dettagli: partenza, freno motore, fiducia davanti. Pratica pura.
2) Kevin Schwantz – Due tempi, cuore e controllo. Cosa significa portare al limite una 500 e cosa abbiamo davvero guadagnato.
3) Dani Pedrosa – L’arte del test: sviluppo, pacchetti aero, timing delle novità.
4) Jorge Lorenzo – Linee pulite, casco freddo: come si costruisce un giro perfetto sotto pressione.
5) Carlo Pernat – Mercato piloti 2026: logiche, contropartite, finestre contrattuali. Qui le indiscrezioni restano tali finché non confermate.
6) Pecco Bagnaia – Campione in carica: gestione del rischio, analisi dati, leadership nel box. Dati storici FIM alla mano, una continuità rara.
7) Marc Márquez – Adattamento e stile: come cambiare per restare davanti. Focus su ergonomia e frenata.
8) Fabio Quartararo – Fiducia davanti e scelte gomme: quando la velocità dipende dallo “stare bene” sulla moto.
9) Gigi Dall’Igna – Metodo e innovazione: margini regolamentari, processi e cultura tecnica.
10) Casey Stoner – Sensibilità sul gas: cosa sente un fuoriclasse che altri non sentono, senza mitologia superflua.
Queste conversazioni non sono solo “clip”. Sono mappe. Alcune aprono porte tecniche, altre sbloccano memoria e sguardo. Se una ti resta in testa, forse non è per la frase perfetta, ma per lo spazio che ti lascia. Quale voce porteresti con te in un giro notturno in autostrada, quando il motore è solo un ronzio lontano e la mente rimette ordine tra curva, rischio e piacere?
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