In Formula1 c’è una particolare classifica che riguarda i danni causati con gli incidenti: in testa c’è un pilota che ne ha fatte di tutti i colori e guadagna meno di quanto costa per le riparazioni
Nell’epoca del budget cap ogni team deve fare attenzione a quelli che sono i costi di gestione e dover riparare le vetture per gli incidenti è una voce piuttosto importante. In testa ai più “fallosi” c’è un giovane emergente di cui si parla molto bene.

La Formula 1 ha rappresentato per anni uno sport a parte per quanto riguarda gli stipendi dei piloti, con cifre che erano inavvicinabili per le altre categorie del Motorsport ma che avevano pochi eguali anche nei ricchissimi palcoscenici americani (vedi NBA, NFL o MLS). Il calcio ad esempio era staccato di tanto e nemmeno i grandissimi campioni degli anni ’90 si avvicinavano ad uno stipendio di Michael Schumacher. Ora le cose sono un poco cambiate, soprattutto con il budget cap, la revisione dei costi e la necessità di tirare la cinghia. Grazie agli sponsor i piloti guadagnano sempre moltissimo (almeno i top) ma per alcuni le cifre sono “normali”.
Basti pensare ad esempio che tra i rookie di questa stagione ci sono Isack Hadjar e Jack Doohan che percepiscono “solo” 500 mila euro a testa. Anche un talento molto appoggiato mediaticamente come Kimi Antonelli, in un top team come la Mercedes, arriva ad appena 1 milione di euro. Stessa cifra per Gabriel Bortoleto con la Sauber, che però primeggia in un’altra classifica.
Gabriel Bortoleto è il “re” degli incidenti: il suo stipendio è solo un terzo di quanto “distrugge”
Bortoleto è balzato in testa alla graduatoria dei piloti che hanno causato i maggiori danni a livello economico per gli incidenti in questa stagione. Dopo il disastroso week end nel suo Brasile, il conto delle riparazioni è salito a 3,1 milioni di euro. Nella Sprint Race del sabato, il brasiliano si è andato a schiantare nel corso dell’ultimo giro, creando anche apprensione per le sue condizioni fisiche. Al contrario, la domenica non ha fatto in tempo a chiudere il primo giro che un contatto con Stroll lo ha costretto al ritiro. Fine settimana da dimenicare ma soprattutto conto salatissimo per la sua squadra.

Il paradosso sta proprio nel rapporto tra i soldi percepiti dallo stipendio della Sauber (1 milioni di euro) e i danni procurati al team per le riparazioni dagli incidenti (ben 3,1 milioni di euro). Praticamente prende un terzo rispetto a quanto “distrugge”. Con la difficoltà di rimanere nei paletti del budget cap questa non è una cosa da sottovalutare anche per il futuro.





