La BMW da qualche anno è il marchio più venduto nel settore delle moto, ma questa si è rivelata un disastro.
Quando si parla di moto di altissimo livello in questi ultimi anni, risulta davvero impossibile non tenere in forte considerazione un marchio come BMW. La casa tedesca ha deciso di puntare fortissimo da tempo sulle moto, un settore che ha regalato enormi soddisfazioni anche in pista.

Lo si è visto chiaramente con la Superbike di questi ultime due stagioni, con quel fenomeno di Toprak Razgatlioglu che ha lasciato la categoria, per passare in MotoGP, con il secondo titolo consecutivo. Un trionfo leggendario a Jerez, con Gara 2 che gli ha permesso di entrare sempre di più nell’Olimpo dei grandissimi piloti.
BMW del resto ha vinto solo due Mondiali nella propria storia, proprio gli ultimi due del turco. In passato provò a lanciarsi nel settore delle moto sportive, cercando così di avvicinare un numero sempre maggiore di clienti, motivo per il quale la casa tedesca presentò la K1, una moto che però non ha di certo ottenuto i risultati sperati.
BMW K1: la sportiva che non ha saputo rispettare le attese
Era il 1988 l’anno nel quale la BMW decise di allargare la propria gamma e presentarsi così sul mercato delle due ruote sportive con il progetto della K1. Una decisione che in un primo tempo sembrava poter diventare vincente, con la carrozzeria che infatti era nata nella galleria del vento.

La Serie K montava al proprio interno un sensazionale quadricilindrico, ma si ampliano gli orizzonti puntando anche sul tricilidnrico. Si trattava di una moto che poteva tenere testa a chiunque per quanto riguardava lo sviluppo tecnologico, sfruttando al massimo l’esperienza che negli anni aveva potuto maturare in ambito sportivo.
L’erogazione massima era di ben 100 cavalli, il che le permetteva di spingersi fino a un massimo di ben 240 km/h. Una moto che aveva tutto per sfondare, anche perché era perfettamente bilanciata, attenta al comfort del biker e alla stabilità anche in quelle che erano le strade meno battute. Purtroppo però l’enorme sviluppo tecnologico aveva portato a un sensibile aumento del prezzo, tanto che furono venduti solo 6921 esemplari fino al 1993, anno del ritiro dal mercato. Una moto che avrebbe meritato maggiore fortuna, ma che si rivelò un pesante flop per BMW.