La Vespa a quattro ruote esiste davvero e vale tantissimi soldi: eccola, i collezionisti la stanno cercando ovunque

Vespa a quattro ruote: esiste davvero e vale moltissimi soldi. I collezionisti ne vanno davvero pazzi, da non credere.

Pochi modelli sono entrati nella storia dei motori come la Vespa. Il mitico scooter della Piaggio è diventata una icona capace di superare brillantemente il passare del tempo e unire generazioni e genrazioni senza mai perdere il suo fascino originale. L’amatissimo Vespino è uno dei più grandi rappresentanti dell’Italia nel mondo, difficile dunque immaginarlo diversamente dalla classica due ruote dal look retro che ha fatto innamoraregli appassionati.

vespa 4 ruote
La Vespa a quattro ruote esiste davvero e vale tantissimi soldi: eccola, i collezionisti la stanno cercando ovunque – motociclismofuoristrada

Non sorprenderà certamente sapere che nel corso degli anni sono state lanciate sul mercato moltissime versioni della Vespa, e che molte altre sono state realizzate da addetti ai lavori e appassionati con personalizzazioni e modifiche di ogni sorta. Questa Vespa, però, è davvero unica nel suo genere, a partire proprio dalla tipologia di veicolo: sapevate che ne esiste anche una versione a quattro ruote?

Vespa a quattro ruote

Dimenticatevi lo scooter, questa Vespa è un pezzo di storia della Piaggio, ma è una automobile a tutti gli effetti. Non si tratta di una invenzione moderna, ma di un veicolo vecchio quasi quanto la Vespa originale. Negli anni ’50, infatti, quando lo scooter Vespa era “in pista” già da una decina d’anni, ci fu un vero boom delle utilitarie. Temendo che questo potesse intaccare il successo del veicolo, venne ideata la Vespa 400.

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Vespa a quattro ruote (Wikimedia) – motociclismofuoristrada

La Vespa 400 venne lanciata alla fine degli anni ‘50. Era alimentata da un motore bicilindrico a due tempi da 14 CV, ma non arrivò mai in Italia. Venne infatti distribuita negli Stati Uniti e in diversi paesi europei a partire dal 1957 (soprattutto in Francia dove venne affidata ad Acma), ma nello stivale ne arrivarono solo pochi esemplari (anche per evitare la competizione con l’”amica” FIAT che si apprestava a lanciare la 500). Era un’auto estremamente essenziale e molto leggera, una sorta di “doppio scooter” che doveva servire a contrastare il boom delle utilitarie.

Il resto è storia: lo scooter Vespa non solo non crollerà sotto i colpi delle utilitarie, ma diventerà una leggenda per decenni a seguire. La Fiat 500 ridisegnerà l’industria italiana e sarà un simbolo del boom economico. Mentre la Vespa 400, con il tempo, finirà nel dimenticatoio: non per i collezionisti però, che ancora la ricercano sul mercato dell’usato, dove ha raggiunto quotazioni anche piuttosto importanti.

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