Ormai c’è un odio diffuso all’interno della MotoGP e il futuro è chiuso per loro. Un annuncio di un personaggio importante della classe regina ha fatto chiarezza
Il 2026 sarà l’ultimo anno prima del cambio regolamentare in MotoGP, con nuovi motori, diversa cilindrata e aerodinamica rivista e corretta. Proprio a tal proposito c’è un aspetto che rivoluzionerà il modo di guidare dal 2027 in poi. Ne ha parlato anche Massimo Rivola.

La MotoGP si è retta in questa stagione esclusivamente sulla cavalcata di Marc Marquez e della sua Ducati, con un titolo mondiale che è stato assegnato con largo anticipo (ben prima della matematica come valori in campo). Alla fine lo spagnolo ha riportato anche un brutto infortunio alla spalla e si è dovuto fermare dopo l’Indonesia. Per il prossimo anno dovrebbe recuperare al 100% ed essere pronto ad inizio anno per difendere il campionato.
Per una stagione ancora non ci saranno grandi cambiamenti dal punto di vista tecnico, visto che la rivoluzione è già stata annunciata per il 2027, quando si passerà ai motori da 850cc e con meno appendici aerodinamiche. Un altro fattore importantissimo al giorno d’oggi sono gli abbassatori, che hanno assunto un valore e un peso sempre superiore con il passare degli anni. Da semplice meccanismo per le partenze è diventato una presenza costante per agevolare l’accelerazione delle moto.
L’Aprilia è la vera anti Ducati: Massimo Rivola parla anche degli abbassatori
A parlare degli abbassatori è stato anche Davide Tardozzi, direttore sportivo della Ducati vincente: “Non si tratta di guadagni clamorosi, ma centesimo su centesimo se alla fine del giro si lima un decimo vuol dire che funziona”. Tra l’altro è stata proprio la Ducati a portare in MotoGP per la prima volta questi dispositivi.

Chi ha giovato parecchio del proprio abbassatore è l’Aprilia, divenuta nel corso della stagione la vera alternativa alla Ducati. Bezzecchi ha chiuso al terzo posto in campionato, scavalcando sia Acosta che Bagnaia. Parlando di abbassatori, Massimo Rivola, responsabile del progetto sportivo di Noale ha dichiarato: “Sono dispositivi stupidi che tutti odiamo, ma che per qualche motivo sono ancora lì”. Poi sempre sulle colonne di crash.net ha aggiunto: “Abbiamo un’idea su fino a che punto spingere lo sviluppo della RS-GP 2026, ma ovviamente dipende da come andrà il campionato”. Insomma vedremo se l’anno prossimo ci sarà l’opportunità di giocarsi il titolo fino in fondo, contando anche sul rientro a tempo pieno di Jorge Martin.





