Per evitare di rimanere con lo scooter o la moto bloccata adesso c’è un nuovo segreto che farà gola a tutti i centauri: super affidabile e con un funzionamento semplicissimo
Soprattutto durante l’inverno, con un freddo pronunciato, a tutti i motociclisti è capitato di rimanere bloccati con il proprio mezzo che non vuole saperne di partire. Batteria a terra e addio accensione, soprattutto con questi nuovi modelli tutti incentrati sull’elettronica.

Quando ci si trova in questi mesi a dover girare sulle due ruote si devono affrontare due ordini di problemi: dal punto di vista meteorologico di temperature e di gestione della propria batteria. Si perché a volte con climi rigidi può rimanere a terra e impedirci di ripartire. A tutti sarà capitato almeno una volta nella vita con lo scooter o la moto di dover attaccare dei cavi per colpa dell’accomulatore vuoto di energia.
Soprattutto al mattino, dopo una notte rigida, magari in strada e non in garage, la nostra moto può fare “cilecca” all’accensione e complicarci le cose. Proprio per evitare questa bruttissima esperienza ci sono alcuni consigli “del meccanico” che si possono seguire e anche degli accorgimenti da prendere, oltre ad un rimedio davvero impeccabile.
Mantenitore di carica e qualche trucco: come salvare la propria batteria
I tipi di batterie in commercio per le nostre due ruote sono di quattro tipi. Esistono quelle classiche, ovvero quelle con i tappini sulla parte alta, dove si rabbocca il liquido. Sono forse meno delicate delle altre e soprattutto se si danneggiano basta prendere un mantenitore di carica per riavviarle. Ovviamente sono meno potenti e più pesanti delle altre e questo è uno svantaggio.
Il secondo tipo sono le batterie a gel, che non hanno all’interno il liquido ma il gel solido. Offrono il vantaggio di non aver bisogno di manutenzione e sono super leggere e compatte. Il tallone d’Achille è la loro delicatezza e il costo elevato.

Il terzo tipo sono quelle sigillate, ermetiche e si possono montare in qualsiasi posizione. Hanno un buono spunto all’avvio ma si danneggiano facilmente, più delle altre e costano di più. Le ultime sono quelle al litio, come le batterie dei nostri smartphone. Invecchiano più lentamente e durano molto se ben mantenute. Devono essere isolate dal calore perché molto sensibili e soffrono anche il freddo.
In linea generale ogni tipo di batteria va bene se si usano determinate accortezze. Prima di tutto è buona cosa tenerle sempre cariche, ad esempio se abbiamo quelle classiche è bene rabboccarla ogni 2-3 mesi con il liquido. I tragitti troppo brevi non permettono di ricaricarle, quindi continui stop and go non sono il massimo. Se poi pensiamo di non usare la moto per lungo tempo è meglio scollegare la batteria e tenerla magari in casa, in un luogo più asciutto.
Poi bisognerebbe sempre avere un mantenitore di carica, scelto in base alla capacità delle batterie, calcolata in Ampere. Se avete mezzi datati che utilizzano batterie a 6 Volt controllate che il mantenitore sia in grado di ricaricarle, mentre per quelle più moderne si va a 12 Volt.





