E’ allarme in MotoGP. Le immagini arrivate nelle scorse ore dal circuito sono a dir poco preoccupanti
Dicembre e Gennaio, come da tradizione, sono i mesi di pausa nel motorsport. Dalle piste, i team di MotoGP e Formula 1 si spostano in fabbrica per allestire moto e monoposto che gareggeranno nella prossima stagione.

Si tornerà in pista a fine gennaio. Per la Formula 1 sono previste quattro giornate di Test a porte chiuse a Barcellona dal 26 al 30. Lo shakedown di MotoGP, invece, è in programma a Sepang, in Malesia dal 29 al 31. Lo stesso circuito ospiterà la prima sessione di Test dal 3 al 5 febbraio. Successivamente, team e piloti si sposteranno a Buriram, in Thailandia, per una ulteriore due giorni di Test tra il 21 e il 22.
Buriram che ospiterà anche il primo weekend di gara del Mondiale di MotoGP con Sprint Race e GP in programma sabato 1 e domenica 2 marzo. Mancano due mesi ai test e alle gare che si disputeranno in Thailandia e le immagini arrivate nelle scorse ore da Buriram allarmano e non poco i vertici della Dorna e gli stessi team attesi dalla lunga trasferta asiatica.
MotoGP, immagini allarmanti dalla Thailanda: guardate cosa sta succedendo sul circuito
Il motivo è dovuto a una ripresa del conflitto tra Cambogia e Thailandia che da anni si contendono una porzione di territorio al confine tra le due nazioni. Le ostilità militari sono riprese lo scorso 8 dicembre con vittime purtroppo sia tra i militari che i civili. La provincia di Buriram si trova proprio sulla zona di confine contesa e, inevitabilmente, la popolazione locale sta cercando rifugio per allontanarsi dai luoghi in cui imperversa la guerra.
Per accogliere i rifugiati sono state messe a disposizioni le strutture del circuito di Buriram. Box e altri edifici che ospitano team e piloti nei giorni del GP di Thailandia sono diventati veri e propri centri di accoglienza della popolazione in fuga. Al momento, come riporta Motosprint, circa 15.000 persone si sono rifugiate presso il Chang International Circuit, un numero destinato verosimilmente ad aumentare con il prosieguo delle ostilità.
Le immagini che vedete sono state pubblicate sulla pagina Facebook ufficiale del circuito thailandese. Ovviamente, il GP di MotoGP non può essere una priorità in questo momento di grande difficoltà per la popolazione locale a Buriram. La Dorna sta monitorando la situazione. Senza la fine del conflitto, sembra davvero difficile che si possa correre, anche con il circuito di nuovo libero, a pochi chilometri da una zona di guerra. Nel caso estremo di una cancellazione del GP di Thailandia, il Mondiale 2026 di MotoGP potrebbe cominciare dal Qatar.





