La prossima settimana gli italiani dovranno fare i conti con un nuovo sciopero che arrecherà inevitabilmente altri disagi.
Il mese di ottobre 2025 è stato particolarmente caldo in termini di scioperi. Si è partiti già il 2-3 ottobre con lo sciopero dei treni nel contesto dello sciopero generale del 3 ottobre per chiedere la fine del genocidio a Gaza; il 13 ottobre c’è stato invece lo sciopero del settore aereo che ha coinvolto il personale degli aeroporti di Roma, Fiumicino e Ciampino, mentre martedì 21 ottobre si è registrata una nuova sollevazione nel settore ferroviario.
Non è finita qui: il 31 ottobre, ovvero l’ultimo giorno del mese, è infatti in programma lo sciopero della sanità privata promosso dalle sigle sindacali Uiltucs, Fisascat Cisl, Fp Cgil, Uil Fpl e Fp Cisl. Prima ancora c’è da cerchiare in rosso la data di mercoledì 29 ottobre, giorno in cui è previsto un altro sciopero che coinvolge il settore aereo.
Come riportato sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il 29 ottobre incrocerà le braccia per 24 ore il personale di Swissport Italia che lavora all’aeroporto di Milano Linate. Sempre per 24 ore resteranno fermi i lavoratori dell’azienda Consulta negli scali di Pisa e Firenze; il 29 ottobre è inoltre previsto lo sciopero del personale di Airport Handling di Linate e Malpensa.
Nella stessa giornata si fermeranno per 24 ore i dipendenti della compagnia low-cost Volotea. Sciopero di 4 ore, dalle 12 alle 16, per il personale di terra di Air France e KLM. Il personale navigante di Vueling incrocerà le braccia per 4 ore, dalle 13 alle 17. Il consiglio che viene dato a coloro che devono prendere aerei in quella data è di dare sempre uno sguardo all’elenco dei voli garantiti, facilmente consultabile sul sito di Enac; in più è bene tenere sempre sotto controllo anche il sito della compagnia con cui si deve viaggiare, così da essere aggiornati costantemente sul proprio volo.
Il Regolamento (CE) n. 261/2004 tutela i diritti dei passeggeri in caso di disagi e chiarisce quali sono le situazioni in cui è possibile ottenere un rimborso. Nella casistica rientrano le cancellazioni dei voli con meno di due settimane di preavviso, ma anche l’arrivo a destinazione del volo con più 3 ore di ritardo, fatta ovviamente eccezione per cause non imputabili alla compagnia.
E’ possibile inoltre avvalersi del Regolamento (CE) n. 261/2004 anche in caso di overbooking o negato imbarco, ovvero quando viene venduto un numero maggiore di biglietti rispetto ai posti effettivamente disponibili sull’aereo.
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