La patente può essere sospesa per varie motivazioni e una di queste è dettata da un gesto davvero indifendibile.
Non ci sono dubbi sul fatto che da qualche anno a questa parte si stia cercando quanto più possibile di rendere la strada un posto sicuro e soprattutto che sia pulito e rispettabile. Si deve pensare sempre che tutto ciò che si getta per strada alla fine si va a creare un danno enorme a sé stessi prima di tutto, perché le città sono di tutti.
La decisione di voler sospendere la patente anche a coloro che attuano una serie di atteggiamenti in strada che sono ben lontani dal poter essere definiti come vicini al Codice della Strada è corretto. Una delle normative potenziate in questi anni è sicuramente quella legata all’abbandono degli animali, un qualcosa davvero di abominevole.
Inoltre non ci si deve dimenticare come anche l’abbandono dei rifiuti sia indubbiamente una delle pratiche più sciocche e incivili che ci possano essere. Non ci sono davvero dubbi che tutti coloro che lasciano i rifiuti ai bordi delle strade debbano essere pesantemente sanzionati ed è infatti quello che sta accadendo di recente con queste nuove normative.
Patente sospesa per abbandono di rifiuti: finalmente arriva la mazzata
Vedere i rifiuti accanto alle strade delle città italiane è un qualcosa di osceno, ma ci si deve sempre ricordare come la spazzatura non si posizioni in quel punto da sola. La colpa in questi casi è unicamente dell’inciviltà di alcuni cittadini che non meritano nulla in termini di assistenza e di pulizia offerta dai Comuni.
Per questo motivo è bene attuare una serie di normative che siano altamente punitive nei confronti di queste persone. Nel momento in cui le Forze dell’Ordine dovessero infatti pizzicare coloro che stanno gettando i rifiuti in strada, ecco allora che non solo scatteranno delle pesantissime sanzioni che andranno da un minimo di 1500 a un massimo di 18 mila euro, ma si aggiungerà anche la sospensione della patente.
Inoltre la sospensione prevederà anche la detrazione da 1 a 4 punti dalla patente. Una delle ultime sentenze che farà scuola sarà quella del Tribunale di Catanzaro, il quale ha attuato alla lettera il nuovo decreto legge 116/2025. Una rivoluzione che si richiedeva però da tanto tempo.
