Marco Gualdani
18 September 2023

Andrea Adamo: "Ho vinto perché ho dato sempre il massimo, ma mai di più"

Il nuovo Campione del Mondo MX2 analizza la stagione che lo ha portato a festeggiare il primo alloro iridato in sella alla KTM ufficiale

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Dopo 19 GP (e uno di anticipo), Andrea Adamo ha vinto il titolo mondiale nella MX2. Per il pilota KTM di origini siciliane si è trattato del primo successo iridato in carriera, conquistato al GP d'Italia a Maggiora, davanti a un pubblico pazzesco. Quello che, di solito, si definisce la ciliegina sulla torta.

"È una sensazione incredibile, bellissima. Sono felice di aver vinto in Italia anche perché non era nei miei piani festeggiare già oggi. Certo, mi sarebbe piaciuto, considerando i tantissimi tifosi che sono venuti qui per me, molti dei quali arrivati addirittura dalla Sicilia; festeggiare tutti insieme è stato sicuramente più bello. Ma ero consapevole che se non ci fossimo riusciti a Maggiora avremmo festeggiato la settimana prossima in Inghilterra: l'obiettivo era diventare Campione del Mondo, a prescindere".

Un titolo arrivato con due gare apparentemente tranquille.

"Sono molto contento delle mie due manche, per come ho guidato e per la velocità che avevo. Purtroppo ho avuto due brutte partenze e questo mi ha impedito di stare vicino a Geerts e Laengenfelder sin dall'inizio. Credo che avrei potuto inserirmi nel loro confronto, mi sarebbe piaciuto. Considerando le partenze, il massimo che potevo fare era due terzi posti ed è quello che ho fatto. La strategia di questa gara era solo quella di divertirmi e non pensare troppo a quello che doveva succedere".

Quando hai capito che avresti vinto il titolo?

"Al terzultimo giro ho visto Liam a terra e lì ho avuto la certezza di poter festeggiare a fine manche. Sinceramente mi è dispiaciuto, non volevo che il nostro confronto finisse così, ma il motocross è anche questo. Spero che stia bene".

Si può dire che il tuo sia stato un titolo vinto con la solidità?

"So di essere stato fortunato in certe occasioni, ma in tutta la stagione ho sempre e solo cercato di fare quello che potevo; in ogni manche ho dato tutto, ma mai qualcosa di più. Ho saputo accettare che qualcuno potesse andare più forte di me in alcune gare e, al contrario, ho vinto quando il più forte sono stato io".

Rispetto ai tuoi avversari sei stato certamente il più costante.

"Ho avuto gare belle e gare brutte, ma non ho mai fatto grossi errori. Il Campionato è stato molto lungo e sapevo che non avrei potuto essere veloce sempre, in tutte le condizioni. Quello che potevo fare era dare il massimo e questo a volte voleva dire fare quarto, settimo, oppure primo. Ho sempre e comunque dato tutto quello che potevo, questo è quello che mi ha portato a essere Campione del Mondo oggi".

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